Referendum sulla Giustizia
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha reso pubblico, giovedì, che indirà un referendum il 26 maggio prossimo, in concomitanza con le elezioni europee. Non ha precisato quale sarà la domanda, ma ha confermato che il tema è la giustizia, e il motivo della scelta è ciò che egli ha definito l’assalto del PSD contro la giustizia, iniziato sin da quando questo partito è arrivato al governo, nel gennaio 2017. Il presidente ha rimproverato i socialdemocratici, il principale partito della coalizione governativa, di preparare una nuova ordinanza d’urgenza, volta a modificare i codici penali, dopo aver promosso un’altra relativa alle leggi sulla Giustizia. Klaus Iohannis ha approfittato dell’annuncio sul referendum per riprendere la requisitoria contro il Governo. Klaus Iohannis: Il dilettantismo e l’incompetenza caratterizzano il modo in cui governa di PSD. Quando questi tratti sono abbinati all’intento di legiferare nell’interesse dei delinquenti, fossero loro anche leader del partito, allora ci sono tutte le premesse per un disastro in Romania. I membri del PSD devono smetterla con questi attacchi permanenti contro la giustizia. I membri del PSD devono capire che la giustizia non è a loro disposizione. Ci sono principi molto semplici in qualsiasi stato di diritto e in qualsiasi democrazia, ci sono valori per i quali la gente e scesa in piazza a dicembre 89, ma anche negli ultimi due anni. È ovvio che il PSD cerca di ignorare queste verità. Però ho una notizia da dargli: non lo può fare più. La giustizia è un tema di interesse nazionale, e i cittadini hanno il diritto sovrano di decidere se vogliono o meno lasciare che la corruzione diventi una politica di stato”.
Ştefan Stoica, 29.03.2019, 13:00
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha reso pubblico, giovedì, che indirà un referendum il 26 maggio prossimo, in concomitanza con le elezioni europee. Non ha precisato quale sarà la domanda, ma ha confermato che il tema è la giustizia, e il motivo della scelta è ciò che egli ha definito l’assalto del PSD contro la giustizia, iniziato sin da quando questo partito è arrivato al governo, nel gennaio 2017. Il presidente ha rimproverato i socialdemocratici, il principale partito della coalizione governativa, di preparare una nuova ordinanza d’urgenza, volta a modificare i codici penali, dopo aver promosso un’altra relativa alle leggi sulla Giustizia. Klaus Iohannis ha approfittato dell’annuncio sul referendum per riprendere la requisitoria contro il Governo. Klaus Iohannis: Il dilettantismo e l’incompetenza caratterizzano il modo in cui governa di PSD. Quando questi tratti sono abbinati all’intento di legiferare nell’interesse dei delinquenti, fossero loro anche leader del partito, allora ci sono tutte le premesse per un disastro in Romania. I membri del PSD devono smetterla con questi attacchi permanenti contro la giustizia. I membri del PSD devono capire che la giustizia non è a loro disposizione. Ci sono principi molto semplici in qualsiasi stato di diritto e in qualsiasi democrazia, ci sono valori per i quali la gente e scesa in piazza a dicembre 89, ma anche negli ultimi due anni. È ovvio che il PSD cerca di ignorare queste verità. Però ho una notizia da dargli: non lo può fare più. La giustizia è un tema di interesse nazionale, e i cittadini hanno il diritto sovrano di decidere se vogliono o meno lasciare che la corruzione diventi una politica di stato”.
Poco dopo l’annuncio del presidente, è arrivato quello del leader del PSD, Liviu Dragnea, stando al quale è quasi pronta una querela penale per alto tradimento nei confronti di Klaus Iohannis. Dragnea non ha precisato di che cosa si tratta, però ha accusato il capo dello stato di trattare le istituzioni giudiziarie come se fossero a lui subordinate e di mettere sotto pressione i giudici, alludendo alle consultazioni avute da Klaus Iohannis con i magistrati prima dell’annuncio sul referendum. Liviu Dragnea ha affermato che i socialdemocratici non sono preoccupati per quanto riguarda la consultazione popolare sul tema della giustizia e quindi non le concedono un’attenzione particolare. Liviu Dragnea: Il PSD non pensa ad una strategia per questo referendum convocato dal presidente romeno. Il PSD ha due obiettivi molto chiari: governare questo Paese altrettanto bene come finora, continuare la crescita economica e l’adozione di misure a favore dei romeni, e il secondo obiettivo — una campagna bene organizzata per le elezioni europee, di modo che il nostro messaggio arrivi a tutti i romeni, cioè quello che faranno gli eurodeputati PSD nel Parlamento Europeo”.
L’opposizione di destra sostiene l’idea del referendum sulla Giustizia, assieme ad una parte delle organizzazioni civiche. Sullo sfondo delle voci apparse nello spazio pubblico, secondo cui, il presidente, tramite questo referendum, mira ad aumentare la presenza alle elezioni europee e, in questo modo, i voti ottenuti dai partiti di destra, alcune associazione non governative hanno ammonito che il referendum non va trattato come se fosse un autobus elettorale”.