Recovery: Romania, firmati i primi accordi PNRR
Autorità locali e il Ministero dello Sviluppo hanno firmato i primi sette contratti finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, destinati alla riabilitazione e alla modernizzazione di scuole e comuni, nonchè all’aumento dell’efficienza termica in sedi amministrative. Presente alla firma dei contratti, il premier Nicolae Ciucă ha spiegato che sono in attesa altri 1.430 progetti, per un valore totale di oltre 2,4 miliardi di euro. Il primo ministro ha assicurato che tutte le comunità locali, a prescindere dalla regione o dall’appartenenza politica del sindaco, hanno pari opportunità di finanziamento tramite il PNRR.
Mihai Pelin, 08.06.2022, 11:54
Autorità locali e il Ministero dello Sviluppo hanno firmato i primi sette contratti finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, destinati alla riabilitazione e alla modernizzazione di scuole e comuni, nonchè all’aumento dell’efficienza termica in sedi amministrative. Presente alla firma dei contratti, il premier Nicolae Ciucă ha spiegato che sono in attesa altri 1.430 progetti, per un valore totale di oltre 2,4 miliardi di euro. Il primo ministro ha assicurato che tutte le comunità locali, a prescindere dalla regione o dall’appartenenza politica del sindaco, hanno pari opportunità di finanziamento tramite il PNRR.
L’intero iter di presentazione dei progetti e di eleggibilità si è svolto in una maniera particolarmente trasparente e moderna, tramite una piattaforma digitale. Con questa procedura, garantiamo meccanismi moderni, sia per facilitare l’accesso delle autorità locali sia per dimostrare ai cittadini romeni che possono confidare negli impegni da noi assunti, ha detto il premier, aggiungendo che il Governo sta lavorando alla seconda domanda di finanziamento da inviare alla Commissione Europea, affinchè la Romania possa beneficiare integralmente dei 10 miliardi di euro stanziati per il corrente anno.
Finanziata da Bruxelles sarà parzialmente anche l’Autostrada della Moldavia (A7), che collega il sud al nord della Romania, lunga circa 440 km, e che arriva fino al confine con l’Ucraina. Il tratto Ploiești-Pașcani, che conta circa 320 km, è finanziato tramite il PNRR. La Compagnia Nazionale delle Strade ha sottoscritto il contratto per il primo tratto Ploieşti-Buzău (60 km), per un valore di quasi 4 miliardi di lei ( cca.800 milioni di euro), nonchè per il settore mediano Mizil-Pietroasele (28 km). Per essere rimborsati tramite il PNRR, tutti i lavori dovranno essere ultimati entro agosto 2026, secondo il piano a breve termine concepito dall’UE per rilanciare le economie nel dopo-pandemia.
Il ministro dei Trasporti, Sorin Grindeanu, ha sollecitato alla Compagnia Nazionale di firmare i contratti per tutti i 13 tratti entro la fine dell’anno, una tabella di marcia difficile da rispettare, dal momento che non sono state lanciare ancora le gare d’appalto, che potranno essere contestate. L’Autostrada della Moldavia assumerà gran parte del traffico dell’attuale E85, una strada nazionale con una corsia per senso di marcia e una banchina un po’ più larga, utilizzata spesso irregolarmente come una seconda corsia.
Come incidenti, la E85 è la strada più pericolosa di tutta la Romania. L’Autostrada della Moldavia sarà anche la prima in Romania che si adatterà il più possibile alle norme europee ambientali, con 24 spazi destinati alla ricarica delle auto elettriche, 65 coperture forestali contro l’innevamento con una lunghezza totale di oltre 63 km, su una superficie di 160 ettari, mentre le strade tecnologiche potranno essere utilizzate anche come piste ciclabili.