Reazioni dopo le minacce della Russia
Alla fine dello scorso anno, il Cremlino pubblicava una nuova versione della dottrina militare della Russia, approvata dal presidente Vladimir Putin, che includeva il consolidamenro delle capacità militari della NATO e il progetto dello scudo antimissile nell’Europa dell’est tra le minacce contro la sicurezza del paese.
Roxana Vasile, 23.03.2015, 14:54
Alla fine dello scorso anno, il Cremlino pubblicava una nuova versione della dottrina militare della Russia, approvata dal presidente Vladimir Putin, che includeva il consolidamenro delle capacità militari della NATO e il progetto dello scudo antimissile nell’Europa dell’est tra le minacce contro la sicurezza del paese.
Nessuna assicurazione giunta dai nord-atlantici — che il sistema antimissile non è rivolto contro la Russia, bensì di avere un ruolo esclusivamente difensivo — non ha potuto rimuovere i timori di Mosca, che ha capito di ricorrere a minacce più o meno velate. Le più recenti sono state fatte, alla fine della scorsa settimana, dall’ambasciatore russo in Danimarca.
In un articolo uscito sulla stampa di Copenaghen, Mihail Vanin ha detto che la Russia considererà target legittimi tutti i paesi che accoglieranno impianti antibalistici dell’Alleanza Nord-Atlantica e ha minacciato che le navi militari danesi rischiano di essere attaccate con missili nucleari se la Danimarca di affiancherà al sistema antimissile, come intende fare.
“I commenti dell’ambasciatore di Mosca sono inaccettabili. E’ stato superato il mite”, ha reagito il ministro danese degli esteri, Martin Lidegaard. La NATO, a sua volta, ha sottolineato che difenderà tutti gli alleati contro qualsiasi minaccia. Anche il rappresentante della diplomazia americana a Copenaghen ha condannato le affermazioni del diplomatico russo.
Mentre il ministro romeno degli esteri, Bogdan Aurescu, dichiarandosi solidale con la Danimarca, ha sottolineato che la minaccia di utilizzare la forza contro uno stato membro della NATO è inammissibile. Il sistema di difesa antimissile è solo per autodifesa, come definita dalla Carta dell’ONU, e non ha nulla a che fare con la Russia, ha precisato il capo della diplomazia romena, un’assicurazione simile essendo ribadita anche dal ministro della difesa di Bucarest, Mircea Dusa.
Quando è diventata parte dello scudo antimissile dell’Alleanza Nord-Atlantica, la Romania è stata sottoposta a grandissime pressioni…altrettanto lo è la Polonia o qualsiasi altro paese che vorrà affiancarsi a questo progetto difensivo, ha anticipato a Bruxelles il comandante delle forze alleate in Europa, il generale americano Philip Breedlove.
Intanto, sullo sfondo dell’annessione da parte della Russia, lo scorso anno, della penisola ucraina della Crimea, e del conflitto armato nell’est dell’Ucraina, di cui Mosca non sarebbe estranea, sia la NATO che la Federazione Russa stanno svolgendo esercitazioni militari di portata. Solo la scorsa settimana, l’Alleanza ha svolto nel Mar Nero un’esercitazione navale cui ha partecipato anche la Romania.
Esercitazioni alleate si sono sovlte anche nell’ovest e nel nord dell’Europa, in Gran Bretagna, Norvegia e Germania. In quanto alla Russia, questa ha pianificato, tra l’altro, ampie esercitazioni militari non annunciate nella sua regione artica europea. Tutto a vista, con gli schieramenti trovati, praticamente, faccia a faccia!