Reazioni all’accordo con l’Iran
Ci sono voluti 21 mesi di negoziati affinche l’Iran e il gruppo 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) concludano un accordo sul programma nucleare di Teheran. Se sarà rispettato, dovrebbe dissipare piano piano i timori sulle ambizioni nucleari militari dell’Iran e levare gradualmente dalle sue spalle il peso delle sanzioni internazionali. Un accordo di cui il presidente americano Barack Obama diceva lucidamente che non è costruito su fiducia, bensì su verifica. Gli ispettori – ha sottolineato il leader della Casa Bianca – avranno accesso 24 ore su 24 agli impianti nucleari chiave dell’Iran, per assicurarsi che esso non trasferirà materiali nucleari dagli impianti conosciuti a quelli che nasconde.
Ştefan Stoica, 15.07.2015, 14:53
Un successo storico che, allorquando sarà implementato, rafforzerà la sicurezza internazionale, ha definito la NATO l’accordo di martedì. A Bucarest, il Ministero degli Affari Esteri ha salutato, a sua volta, l’intesa. Essenziale – considera il MAE romeno – e la piena implementazione delle misure assunte, affinchè la comunità internazionale possa contare permanentemente su garanzie incontestabili sulla natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano, in accordo con il diritto legittimo dell’Iran di utilizzare pacificamente l’energia nucleare.
Mosca ha approfittato abilmente dell’entusiasmo provocato dalla firma di questo accordo per ritornare a una delle questioni che le danno dei brividi: l’insediamento in Europa di elementi antibalistici. Il ministro russo degli esteri, Sergei Lavrov, ha dichiarato che la Russia si aspetta che gli Stati Uniti e la NATO cancellino il piano di installazione degli elementi antimissile sul continente, nel nuovo contesto creato dall’accordo delle grandi potenze con l’Iran nel campo nucleare. Ricordiamo che Mosca ha espresso ripetutamente preoccupazioni sugli elementi antimissile che saranno collocati in Romania, Polonia, Spagna e Turchia.
Di recente, Nikolai Patrusev, segretario del Consiglio russo per la sicurezza nazionale, affermava che i sistemi antibalistici dell’Alleanza Nord-Atlantica sono indirizzati contro la Russia e la Cina. La minaccia balistica contro la NATO è in crescita. Numerosi paesi detengono o tentano di acquisire tecnologia balistica. L’accordo internazionale con l’Iran non modifica la situazione, ha replicato un responsabile dlel’Alleanza, sotto la tutela dell’anonimato. Stando a questi, il sistema antimissile proteggerà gli alleati europei della NATO dalle minacce balistiche, quindi è giustificato quanto tempo i missili balistici esistono e hanno la capacità di toccare la parte europea della NATO. Lo scopo – ha precisato egli – è contrastare tutte le minacce dal di fuori della zona euroatlantica. Gli Stati Uniti e la NATO hanno affermato ripetutamente che gli elementi antimissile installati in Europa non sono indirizzati contro la Russia, bensì hanno il ruolo di combattere minacce provenienti da paesi che non si conformano alle regolamentazioni internazionali.