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Reazioni alla modifica del Codice Fiscale

Indifferente alle proteste di piazza a Bucarest, il Governo ha adottato, mercoledì, la cosiddetta “rivoluzione fiscale” la quale include misure che destano il malcontento dei sindacati, di gran parte dell’ambiente d’affari e dei sindaci delle grandi città.

Reazioni alla modifica del Codice Fiscale
Reazioni alla modifica del Codice Fiscale

, 09.11.2017, 13:53

Indifferente alle proteste di piazza a Bucarest, il Governo ha adottato, mercoledì, la cosiddetta “rivoluzione fiscale” la quale include misure che destano il malcontento dei sindacati, di gran parte dell’ambiente d’affari e dei sindaci delle grandi città.



Pure il presidente Klaus Iohannis ha criticato la contestata ordinanza d’urgenza. Essa prevede che, a cominciare dal 2018, il pagamento di tutti i contributi sociali sarà a carico del dipendente, mentre l’imposta sul reddito sarà abbassata dal 16 al 10%. Allo stesso tempo, le compagnie pagheranno un contributo del 2,25% del fondo salari totale. Altri cambiamenti mirano a limitare la possibilità che alcune compagnie multinazionali portino via dal Paese il profitto. Sono stati inoltre diminuiti i contributi al secondo pilastro delle pensioni con gestione privata dal 5,1 al 3,75%. Questo, contemporaneamente all’aumento della pensione minima di 120 lei (26 euro), dal 1 luglio prossimo e del punto pensionistico di 100 lei (22 euro).



Nonostante il malcontento generale, il ministro delle Finanze, Ionuţ Mişa, sostiene che le modifiche proposte al Codice Fiscale porteranno importanti benefici ai cittadini e alle compagnie operanti in Romania: Si mira a diminuire l’imposta sul reddito dal 16 al 10%. Inoltre vengono abbassati i contributi sociali del 2%, il pagamento dei contributi passa dal datore al dipendente. Tutte queste misure insieme avranno come effetti un aumento del reddito netto del dipendente, senza che il datore di lavoro paghi di più allo stato e un aumento del contributo per la pensione, garantendo al dipendente una pensione più alta in futuro.



Dal canto suo, il premier Mihai Tudose considera che alcune misure porteranno maggiori incassi al budget dello stato per il finanziamento dell’istruzione, del settore sanitario e dell’infrastruttura. Le nuove misure fiscali e di bilancio hanno generato l’infiammazione di alcune multinazionali e implicitamente dell’opinione pubblica, è del parere Tudose.



L’opposizione liberale, invece, ha criticato aspramente le modifiche apportate al Codice Fiscale. Il senatore PNL Florin Câţu: C’è bisogno dell’opposizione di noi tutti, perché già si notano gli effetti, gli interessi sono aumentati, la moneta nazionale è sempre più debole e sono già 10 mesi che è debole, l’inflazione è in aumento e i segnali trasmessi dalla Banca Centrale sono preoccupanti. L’opposizione liberale ha annunciato che avvierà le pratiche necessarie per inoltrare una mozione di sfiducia contro il governo di sinistra PSD — ALDE.



Dal canto loro, le grandi confederazioni sindacali hanno ribadito che i cambiamenti determineranno, infatti, un calo dei redditi dei dipendenti ed hanno annunciato che le proteste a livello nazionale continueranno. Loro si rivolgeranno all’Avvocato del Popolo nel tentativo di bloccare dal punto di vista costituzionale l’ordinanza incriminata. (tr. G. P.)

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