Reazioni alla Dichiarazione politica del Parlamento
La maggioranza PSD – ALDE del legislativo di Bucarest non dimentica e non perdona.
Ştefan Stoica, 09.03.2017, 15:12
Lo scorso mese, dopo ampie proteste di piazza e posizioni critiche, a volte caustiche, della presidenza e delle principali istituzioni giudiziarie, i parlamentari del Potere hanno votato accanto all’Opposizione di destra la cancellazione del famigerato decreto governativo che rilassava in modo pericoloso la legislazione penale anticorruzione. Però, mercoledì, la stessa maggioranza ha adottato una dichiarazione in cui afferma il ruolo del Legislativo quale istituzione centrale della democrazia e condanna ciò che considera un’usurpazione di questo ruolo da parte delle istituzioni che avevano sanzionato, tramite le opinioni espresse, il ruolo dell’Esecutivo.
Il presidente del Senato, Călin Popescu-Tăriceanu, l’iniziatore della dichiarazione: “Il Parlamento della Romania definisce non costituzionali e inaccettabili i giudizi formulati sia dal presidente della Romania, sia dal Consiglio Superiore della Magistratura, sia da rappresentanti del Ministero Pubblico in riferimento a certe decisioni e attività del Governo. Simili azioni usurpano illegalmente e abusivamente il diritto esclusivo del Parlamento di chiedere conto al Governo, nelle diverse forme previste dalla legge e dai regolamenti delle Camere per la sua attività”.
Il deputato PNL, Cătălin Predoiu, ha sostenuto che la dichiarazione non aiuta a consolidare il ruolo e la credibilità del Parlamento. Cătălin Predoiu: “Ciò che si vede subito in questo progetto è l’intolleranza nei confronti di un altro potere nello stato, la giustizia, e la lotta per la supremazia, in rapporto all’istituzione presidenziale”.
Anche il Partito Movimento Popolare e l’Unione Salvate la Romania hanno criticato il documento, affermando che è un’iniziativa sbagliata, perché il Legislativo non ha bisogno di una dichiarazione per portare a compimento la sua missione. Il Parlamento è il risultato di un pluralismo che sorge dalla società e questo modo autoritario di pensare che risulta dalla dichiarazione è molto pericoloso — è del parere l’opposizione.
Il presidente Klaus Iohannis, al quale allude la dichiarazione, ha reagito affermando che la dichiarazione politica adottata dal Parlamento può essere considerata una forma di pressione e un segnale preoccupante per il modo in cui il Legislativo interagisce con le altre istituzioni dello stato. Essa danneggia il principio della cooperazione leale tra le istituzioni, nel contesto in cui è stato preso come pretesto un atto normativo adottato in assenza di una delega legislativa da parte del parlamento e fortemente contestato dalla società civile — si afferma in un comunicato della presidenza, in cui si ricorda che il capo dello stato gode di legittimità e rappresentatività uguali a quelle del Parlamento e, di conseguenza, esprime gli interessi della società, per cui le sue posizioni sono lungi dall’essere opinioni e si concretizzano in azioni volte ad attuare il ruolo rappresentativo del presidente della Romania. Il capo dello stato assicura che continuerà ad esercitare tutti i suoi attributi costituzionali. (tr. G.P.)