Rapporto: Transparency International sulla corruzione nel settore sanitario
Una delle conseguenze della pandemia di coronavirus è l’aggravamento della corruzione nel sistema sanitario. Uno studio pubblicato dall’organizzazione Transparency International rileva che la pandemia di COVID-19 ha alimentato il sentimento di corruzione tra i cittadini dell’Unione Europea. 40.000 abitanti dei 27 Paesi dell’Unione hanno risposto a questo barometro europeo sulla corruzione, eseguito nel periodo ottobre — dicembre 2020. Meno della metà considera che questa crisi sia stata gestita in modo trasparente dalle autorità. Secondo il risultato dell’indagine, in Francia, Polonia e Spagna, almeno il 60% delle persone intervistate è del parere che la gestione della pandemia da parte del proprio governo sia priva di trasparenza. Affetti dalla corruzione sono soprattutto i servizi sanitari.
Leyla Cheamil, 16.06.2021, 13:26
Le cure mediche sono state un terreno propizio per la corruzione, mentre i governi stavano cercando di gestire la pandemia di COVID-19ˮ, attira l’attenzione l’organizzazione Transparency International nel suo rapporto. Sebbene solo il 6% degli intervistati abbia affermato di aver offerto tangenti per accedere a servizi medici, il 29% dichiara di aver sfruttato le relazioni personali per ottenere un accesso privilegiato. Secondo lo studio, si possono perdere vite umane quando le persone che hanno conoscenti ricevono un vaccino anti-COVID-19 oppure cure mediche prima delle persone che ne hanno bisogno più urgentemente. Le tangenti nel settore sanitario sono rilevate più spesso in Romania – il 22% e Bulgaria — il 19%, mentre l’uso dei rapporti personali è più frequente in Rep. Ceca – il 54% e nel Portogallo – il 46%.
D’altra parte, l’Ungheria e la Polonia sono viste come Paesi che hanno sfruttato la crisi sanitaria come pretesto per minare la democrazia applicando alcune misure che determinano l’indebolimento delle istituzioni democratiche. In Germania, alcuni deputati del partito conservatore al potere (CDU) sono stati accusati di essere intervenuti su questo mercato. Oltre il 60% delle persone intervistate in questo Paese è del parere che il governo sia influenzato da alcuni gruppi di interessi privati. A livello dell’Unione Europea, oltre la metà delle persone intervistate ha lo stesso parere sul proprio esecutivo. D’altronde, un terzo degli europei intervistati considera che la corruzione nel proprio Paese abbia registrato una stasi o sia aumentata. Gli autori del rapporto sottolineano che i politici hanno visto nella crisi un’occasione per approfittare”, invocando la lobby fatta a favore dell’acquisto di mascherine protettive. Loro chiedono ai governi del blocco comunitario di intensificare gli sforzi per garantire un’uscita giusta ed equa dall’attuale pandemia. Questi risultati vanno considerati un segnale d’allarme sia per i governi, che per le istituzioni dell’Unione Europeaˮ, attira l’attenzione, in un comunicato, Michiel van Hulten, direttore della Transparency International nell’Unione Europea.