Rapporto nazionale sulla vaccinazione
Gli 8000 casi di contagio e i più di 30 decessi causati dal morbillo hanno determinato lOrganizzazione Mondiale della Sanità a inserire la Romania tra i cinque Paesi in cui si è registrato l80% del numero totale di casi esistenti nel mondo. Secondo il governo di Bucarest, attualmente più di 220.000 bambini non sono vaccinati contro il morbillo. La situazione ha determinato il premier Mihai Tudose a chiedere al ministro della Salute un rapporto dettagliato sulla vaccinazione, che si è concluso già con vittime collaterali: è stata avanzata la proposta che i capi delle Direzioni di Sanità Pubblica di cinque province e i loro vicedirettori siano cambiati dallincarico a causa della gestione carente della campagna di vaccinazione contro il morbillo. Più esattamente, nelle cinque province, il tasso di vaccinazione è inferiore al 50%, mentre lobiettivo che si era prefissa la Romania è del 95%.
Roxana Vasile, 27.07.2017, 11:43
Inoltre, stando al primo ministro, anche latteggiamento dei genitori lascia desiderare. Temendo gli eventuali effetti secondari che i vaccini potrebbero avere, loro rifiutano di far immunizzare i bambini. Nellopinione di Mihai Tudose, le istituzioni dello stato, la Protezione dellInfanzia inclusa, dovrebbero avere qualcosa da dire in questa situazione: Io personalmente credo che il genitore che rifiuta la vaccinazione metta in pericolo la vita del bambino. È lui a decidere sulla sorte del bambino, è lui a decidere se si ammalerà di poliomielite o di morbillo, se morirà o meno … Mentre ci sono persone che, per fatti molto meno gravi, perdono i loro diritti di genitori. Quando uno condanna, praticamente, a morte il proprio figlio, non so in che misura si possa ancora parlare di diritti dei genitori.
Secondo il rapporto del ministero della Salute, lepidemia di morbillo con cui si confronta la Romania, con una mortalità di 4 ogni 1000 casi, il doppio rispetto alle statistiche in cui si parla di due casi di decesso, al massimo, per ogni 1000 casi, è stata generata dal calo continuo della vaccinazione negli ultimi dieci anni.
Oltre al fatto che i genitori non hanno portato i figli dal medico, unaltra causa è stata la mancanza periodica di vaccini. Sandra Alexiu, medico e vicepresidente della Società Nazionale dei Medici di Base, sottolinea che un tasso elevato di immunizzazione presuppone lesistenza di riserve di vaccini. E non si tratta solo di quello contro il morbillo! Sandra Alexiu: Certo, attualmente ce labbiamo. Però ne mancano altri – manca il vaccino tetravalente, quelli per i ragazzi di 14 anni, per le donne incinte, per le piaghe. Se ci fosse una continuità, sarebbe molto più semplice per noi svolgere lattività di vaccinazione corrente. Ora, dobbiamo pensare a schemi di recupero per ciascun caso, uno schema personalizzato, perché ci sono stati periodi in cui mancava un certo vaccino, poi altri in cui ne mancava un altro ...
In tale contesto, una legge sulla vaccinazione è diventata necessaria in Romania. Una bozza di atto normativo è analizzato al Governo e sarà poi inoltrato al Parlamento per dibattito. È necessaria però una responsabilizzazione sia delle autorità e dei medici, che dei genitori. (tr. G.P.)