Rapporto del Dipartimento di Stato americano
Il Dipartimento di Stato americano ha reso pubblico, alla fine della scorsa settimana, il Rapporto sulla situazione dei diritti dell’uomo, realizzato ogni anno in base alle informazioni trasmesse dalle ambasciate e dai consolati degli USA nei Paesi analizzati, da rappresentanti governativi ma anche da altre fonti. Cosa c’è scritto nel documento a proposito della Romania? Che, nel 2017, le carceri sono continuate ad essere sovraffollate e a non rispettare gli standard internazionali, anche se le autorità hanno preso alcune misure per correggere la situazione. Gli abusi commessi contro alcuni detenuti dalle autorità e da altri detenuti hanno rappresentato ancora un problema.
Roxana Vasile, 23.04.2018, 13:57
Stando al Dipartimento di Stato americano, in Romania ci sono stati, anche l’anno scorso, casi di abusi della polizia, che sono rimasti spesso non puniti, contro le persone disabili, le minoranze sessuali, i senzatetto, le donne e i consumatori di sostante proibite, come pure casi di antisemitismo, di negazione dell’Olocausto e di discriminazione dei rom. D’altronde, il razzismo non è stato indagato come motivo in alcun processo penale. Si è invece pronunciata, in alcuni fascicoli, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), dopo aver notato che il sistema giudiziario non è riuscito ad ottenere un risultato corretto. I bambini romeni sono stati trascurati e sono diventati vittime degli abusi e alcuni di loro sono stati sfruttati per lavoro.
Nel Rapporto sulla situazione dei diritti dell’uomo, il Dipartimento di Stato degli USA afferma inoltre che il fenomeno della corruzione resta diffuso e che le tangenti sono una consuetudine nel settore pubblico romeno, soprattutto in quello sanitario. La legislazione vigente punisce i reati di corruzione delle autorità però, nonostante i numerosi processi penali, ci sono stati molti casi di corruzione a livello governativo l’anno scorso. Perciò il numero dei processi di corruzione in cui sono implicate persone con cariche importanti è rimasto costante, come pure il ritmo con il quale la Direzione Nazionale Anticorruzione ha continuato le inchieste penali nei numerosi casi che implicavano autorità politiche, giudiziarie e amministrative. Lo stesso rapporto precisa che in Romania ci sono politici che detengono, o controllano tramite terzi, organizzazioni mass media, influenzando la loro politica editoriale. Organizzazioni indipendenti, come l’Agenzia per il Monitoraggio della Stampa, Freedom House e il Centro per il Giornalismo Indipendente hanno richiamato l’attenzione sull’eccessiva politicizzazione della stampa, sui meccanismi corrotti di finanziamento e sulle politiche editoriali subordinate agli interessi del proprietario.