Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Randagi: la soppressione è legge

Un vecchio problema, mai trattato sul serio, i cani randagi, è diventato prioritario sull’agenda delle autorità romene dopo la recente morte di un bambino attaccato da randagi a Bucarest. Sin dai tempi dei comunisti, ai quali risale il fenomeno, ossia quando il dittatore Nicolae Ceausescu ordinò la demolizione di interi quartieri e con le nuove case i cani non trovarono più spazio, le autorità sia non hanno desiderato risolvere il randagismo, sia non ne sono state capaci. Nel recente contesto, e sotto la pressione dell’opinione pubblica, il Parlamento di Bucarest ha deciso di adottare una legge che ammette la soppressione dei randagi, gradita dalla maggioranza della popolazione. La legge prevede che un cane del canile pubblico può essere rivendicato o adottato, gratuitamente, entro 14 giorni lavorativi. Al termine di questo periodo, le autorità locali possono decidere la soppressione dei cani o, se dispongono di risorse finanziarie, possono decidere di ospitarli nei canili. I cani aggressivi e quelli malati e dichiarati inguaribili vengono soppressi subito. Chi adotta un cane dal canile pubblico deve firmare una dichiarazione con cui s’impegna a rispettare le norme di cura e nutrizione dei cani, a non abbandonarlo, e, qualora non lo desideri più, a consegnarlo alle autorità. Il voto nel Parlamento, nei cui cassetti la legge, nella forma in cui è stata adottata, si trovava da 6 anni, non è avvenuto senza le proteste degli animalisti. Purtroppo, la costruzione di canili, le adozioni e le sterilizzazioni dei randagi, come soluzione per la limitazione del fenomeno, si sono dimostrate insufficienti, soprattutto in assenza di una campagna di sensibilizzazione e informazione sulla necessità di sterilizzazione dei cani di proprietà e di campagne contro labbandono. Si stima che nella capitale Bucarest, con circa 1,8 milioni di abitanti, ci sarebbero 65 mila cani senza padrone.

Randagi: la soppressione è legge
Randagi: la soppressione è legge

, 11.09.2013, 15:04

Un vecchio problema, mai trattato sul serio, i cani randagi, è diventato prioritario sull’agenda delle autorità romene dopo la recente morte di un bambino attaccato da randagi a Bucarest. Sin dai tempi dei comunisti, ai quali risale il fenomeno, ossia quando il dittatore Nicolae Ceausescu ordinò la demolizione di interi quartieri e con le nuove case i cani non trovarono più spazio, le autorità sia non hanno desiderato risolvere il randagismo, sia non ne sono state capaci. Nel recente contesto, e sotto la pressione dell’opinione pubblica, il Parlamento di Bucarest ha deciso di adottare una legge che ammette la soppressione dei randagi, gradita dalla maggioranza della popolazione. La legge prevede che un cane del canile pubblico può essere rivendicato o adottato, gratuitamente, entro 14 giorni lavorativi. Al termine di questo periodo, le autorità locali possono decidere la soppressione dei cani o, se dispongono di risorse finanziarie, possono decidere di ospitarli nei canili. I cani aggressivi e quelli malati e dichiarati inguaribili vengono soppressi subito. Chi adotta un cane dal canile pubblico deve firmare una dichiarazione con cui s’impegna a rispettare le norme di cura e nutrizione dei cani, a non abbandonarlo, e, qualora non lo desideri più, a consegnarlo alle autorità. Il voto nel Parlamento, nei cui cassetti la legge, nella forma in cui è stata adottata, si trovava da 6 anni, non è avvenuto senza le proteste degli animalisti. Purtroppo, la costruzione di canili, le adozioni e le sterilizzazioni dei randagi, come soluzione per la limitazione del fenomeno, si sono dimostrate insufficienti, soprattutto in assenza di una campagna di sensibilizzazione e informazione sulla necessità di sterilizzazione dei cani di proprietà e di campagne contro labbandono. Si stima che nella capitale Bucarest, con circa 1,8 milioni di abitanti, ci sarebbero 65 mila cani senza padrone.

Maia Sandu (foto: presedinte.md)
In primo piano venerdì, 27 Dicembre 2024

Maia Sandu – il secondo mandato da presidente

Maia Sandu ha iniziato il suo secondo mandato come presidente della Repubblica di Moldova, ottenuto in seguito alle elezioni svoltesi in autunno. Lei...

Maia Sandu – il secondo mandato da presidente
Il Governo presieduto da Marcel Ciolacu ha prestato giuramento. (Foto: presidency.ro)
In primo piano martedì, 24 Dicembre 2024

Nuovo Governo in Romania

Il nuovo Esecutivo romeno, guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha prestato giuramento lunedì sera davanti al presidente Klaus Iohannis. È...

Nuovo Governo in Romania
Timişoara, 35 anni fa ((foto: Constantin Duma/Radio Timișoara))
In primo piano lunedì, 23 Dicembre 2024

35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista

Sono trascorsi 35 anni da quando Timişoara diventava la prima città libera dal comunismo in Romania, un momento che scatenò l’ondata di...

35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista
Foto: PIX1861 / pixabay.com
In primo piano venerdì, 20 Dicembre 2024

Effetti economici dell’instabilità politica

In Romania, lo stallo degli ultimi giorni legato alla costituzione di una maggioranza parlamentare per proporre un primo ministro e, quindi,...

Effetti economici dell’instabilità politica
In primo piano giovedì, 19 Dicembre 2024

L’UE e l’esposizione alla disinformazione

Presente a Bruxelles, al Vertice UE-Balcani occidentali e al Consiglio Europeo, il capo dello stato Klaus Iohannis ha dichiarato che la Romania ha...

L’UE e l’esposizione alla disinformazione
In primo piano mercoledì, 18 Dicembre 2024

Un nuovo Codice Forestale

Il nuovo Codice Forestale, milestone del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato adottato dalla Camera dei Deputati di Bucarest, come...

Un nuovo Codice Forestale
In primo piano martedì, 17 Dicembre 2024

Russia, preoccupazioni e sanzioni

Quattro senatori americani, repubblicani e democratici, condannano l’ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali in Romania ed...

Russia, preoccupazioni e sanzioni
In primo piano lunedì, 16 Dicembre 2024

Timisoara, 35 anni fa

Instaurata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dalle truppe sovietiche occupanti, la dittatura comunista di Bucarest sembrava incrollabile. Nel...

Timisoara, 35 anni fa

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company