Radio Romania: On Air dal 1928
“Pronto, qui parla Radio Bucarest!” Sono state le prime parole sentite dagli ascoltatori romeni il 1 novembre del 1928, quando andava in onda il primo programma dell’allora Società di Diffusione Radiotelefonica, come si chiamava all’epoca l’odierna Società Romena di Radiodiffusione, ovvero Radio Romania.
România Internațional, 28.10.2013, 16:21
All’inizio, la radio pubblica mandava in onda programmi di alcune ore al giorno, con notizie, previsioni del tempo, musica di danza e classica. Nello stesso 1928 nasceva anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa e sotto la guida del compositore Mihail Jora, il quale proponeva la fondazione di un ensemble che interpretasse in diretta diversi generi musicali.
Fu sempre Mihai Jora ad aver fissato anche la data del primo concerto di musica sinfonica, il 30 novembre del 1928, inaugurando la prima stagione musicale della Radio 1928-1929. Il concerto fu trasmesso in diretta, e il pubblico l’ha ascoltato affascinato da casa.
Quindi, il 2013 segna l’85esimo anniversario della radio pubblica, festeggiato a Bucarest con tutt’una serie di eventi, in cui quelli musicali svolgono un ruolo molto importante.
“La Settimana delle Orchestre e dei Cori Radio On Air 1928” è partita il 27 ottobre con un concerto dell’Orchestra di Musica Popolare, diretta da Adrian Grigoras. Sono saliti sul palcoscenico della Sala concerti “Mihail Jora” di Radio Romania, intitolata al fondatore della sua Orchestra, sia giovani talenti, scoperti e lanciati da Radio Romania, sia interpreti famosi, come Stefania Rares, Ionela Prodan o Constantin Enceanu.
“In 85 anni di radiofonia romena, i più longevi programmi in diretta restano incontestabilmente i concerti. Le presenze dei sette ensemble musicali marchio Radio Romania si articolano in informazione, educazione, divertimento — definitorio e obbligatorio, peraltro, per la nostra esistenza, per la nostra missione pubblica. Dai concerti diretti da George Enescu fino all’ultima edizione del Festival a lui intitolato, Radio Romania ha fatto — abbiamo il coraggio di dirlo — un vanto nell’offrire ai suoi ascoltatori la vibrazione unica dell’evento musicale trasmesso in diretta. Lungo una settimana, precisamente dal 27 ottobre al 3 novembre, il ventaglio artistico delle orchestre e dei cori di Radio Romania si apre con una rosa di otto concerti e recital, un regalo che gravita attorno al 1 novembre, la Festa di Radio Romania. A 85 anni dalla sua fondazione, Radio Romania ha come principale obiettivo la creazione di programmi — notizie, teatro, musica o sport — a standard contemporanei. Vi offriamo una settimana in cui la Sala concerti è il posto in cui la cultura romena e internazionale si trovano, come sempre, a casa loro”, ha dichiarato il Presidente Direttore Generale di Radio Romania, Ovidiu Miculescu.
Il 28 ottobre, protagonista è il Coro Accademico della Radio, diretto da Dan Mihai Goia, nel concerto “Un secolo di folclore corale romeno”, mentre il giorno dopo toca al violoncellista Razvan Suma, uno dei più gettonati musicisti romeni, sbarcare alla Sala concerti con la tappa della sua tournée intitolata “Le piace…Brahms?”.
Una serata speciale di arie e duetti barocchi sarà offerta mercoledì dall’Orchestra da Camera di Radio Romania, e dai suoi ospiti di spicco: il mezzosoprano Ruxandra Donose e il controtenore Cezar Ouatu. Il repertorio della serata propone brani apprezzati dei sommi creatori di musica barocca: Handel, Monteverdi o Gluck, sotto la bacchetta del direttore d’orchestra Gabriel Bebeselea.
L’Orchestra Nazionale di Radio Romania, diretta da Cristian Mandeal, torna davanti al pubblico nel concerto di giovedì, accompagnati da un trio di eccezione: il violinista Gabriel Croitoru, il violoncellista Razvan Suma e il pianista Horia Mihail, con brani di Beethoven o Enescu.
Il 1 novembre, Gabriel Croitoru e Horia Mihail saranno i protagonisti del recital intitolato al “Violino di George Enescu”. La settimana si conclude con un concerto della nota cantante di origine argentina, Analia Selis, accompagnata dal Big Band di Radio Romania, sotto la bacchetta del direttore Ionel Tudor.