Radio Bessarabia, 80 anni
A un decennio dalla prima guerra mondiale, quando sono entrate sotto lautorità di Bucarest tutte le province con popolazione a maggioranza romena che fino allora erano state subordinate agli imperi multinazionali confinanti, la Romania si regalava il più efficace mezzo di comunicazione esistente allepoca: la radio, lunica atta ad arrivare dappertutto nel Paese riunificato. Il 1° novembre 1928, venne mandato in onda il primo programma della Società di Diffusione Radiotelefonica della Romania che, tramite successive trasformazioni, è diventata la Società Romena di Radiodiffusione di oggi. L8 ottobre 1939, la Radio nazionale creava anche la sua prima sede regionale, a Chişinău, la maggiore città della Bessarabia, provincia orientale di confine, permanentemente minacciata dallappetito espansionista dellUnione Sovietica di Stalin.
Bogdan Matei, 09.10.2019, 14:11
Addottorata in storia, Silvia Grosu, sostiene che linaugurazione di questa emittente a Chişinău è stata fatta per motivi strategici, per controbilanciare la propaganda comunista dellemittente sovietica di Tiraspol, sullaltra riva del Dniester: Le riserve della Società di Radiodiffusione della Romania più questi nuovi impianti ordinati fecero sì che lemittente Radio Bessarabia avesse un ottimo potere di trasmissione, che superava due volte quello dellemittente Radio Bucarest e due volte quello dellemittente Radio Tiraspol e qui, attenzione, era un punto strategico, e il più vulnerabile.
Radio Bessarabia ha funzionato solo per 300 giorni. A giugno 1940, i russi annessero, in seguito ad un ultimatum, sia la Bessarabia che il nord della Bucovina, e lemittente radio cominciò ad essere controllata dal potere sovietico. Dopo un altro anno, lArmata Rossa, mentre si stava ritirando, fece saltare in aria ledificio la ospitava la sua sede, massacrandone il personale. Radio Chişinău, componente della SRR, è stata rilanciata in occasione della Festa Nazionale della Romania, il 1° dicembre 2011, due decenni dopo che la Moldova, creata su una parte dei territori orientali annessi, aveva proclamato la sua indipendenza da Moscova.
LAmbasciatore di Romania a Chişinău, Daniel Ioniţă: Avete dimostrato che tutto quello che è romeno non scompare e, affinché tutto quello che è romeno non scompaia in Bessarabia, cè bisogno di una voce corretta, forte, cè bisogno di professionalità e sostegno. Contiamo su di voi e ci auguriamo che la Televisione Romena, tramite la sua filiale TVR Moldova, e Radio Romania, tramite la sua filiale Radio Romania Chişinău, contribuiscano a tutto quello che auspichiamo, alla creazione di uno spazio comunicativo comune tra la Romania e la Moldova.
Gli analisti media sottolineano che, sebbene non testimoniata, la vocazione di Radio Chişinău rimane una strategica. Nello stato confinante, tre milioni di cittadini, cioè la maggioranza assoluta della popolazione, parlano il romeno, mentre circa un milione di loro sono in possesso anche della cittadinanza romena. Loro hanno il diritto ad essere informati correttamente, nel contesto in cui la propaganda russa è molto presente nei mass-media della repubblica, mentre la sinistra di Chişinău, comunista, socialista o populista che sia, diffonde spesso gli stessi messaggi romenofobi risalenti allepoca sovietica.