Raccomandazioni per la Romania
La Romania deve prendere misure per correggere la notevole deviazione dall’obiettivo di bilancio a medio termine, consolidare la raccolta delle imposte e stabilire uno stipendio minimo in base a criteri oggettivi. Sono alcune delle raccomandazioni Paese fatte dalla Commissione Europea per quest’anno. È il secondo anno consecutivo in cui la Romania registra deviazioni significative ed è quindi importante che diminuisca sostanzialmente il deficit di bilancio.
L’esecutivo comunitario raccomanda, inoltre, l’applicazione integrale del quadro fiscale. Nel rapporto per la Romania si rileva inoltre che va garantita la durevolezza del sistema pensionistico pubblico e la validità a lungo termine dei fondi del secondo pilastro. Nel documento si raccomanda inoltre che gli investimenti siano orientati verso i settori trasporti, energia a basse emissioni di carbonio e infrastruttura ambientale, tenuto conto delle disparità regionali. Attira inoltre l’attenzione che vanno migliorate la qualità e l’inclusione dell’istruzione, soprattutto per i rom e altre categorie svantaggiate, nel contesto in cui i fondi stanziati a questo settore sono tra i più bassi nell’Unione Europea.
Il rapporto rileva inoltre che, nonostante i recenti miglioramenti, i tassi della povertà e della disuguaglianza dei redditi restano alti, mentre i divari regionali si stanno accentuando: un romeno su tre continua ad essere esposto al rischio di povertà ed esclusione sociale. Anche il sistema sanitario si confronta con sfide, tra cui lo scarso finanziamento, l’uso insufficiente delle risorse e la mancanza di riforme.
Nel campo della giustizia, la Commissione Europea si dichiara preoccupata a causa delle modifiche nel sistema giudiziario. L’esecutivo comunitario sostiene che le misure che riguardano la modifica dei codici penali avrebbero un impatto negativo sull’efficacia delle indagini e dei processi penali e restringerebbero la definizione del reato di corruzione.
Mihai Pelin, 06.06.2019, 14:32
La Romania deve prendere misure per correggere la notevole deviazione dall’obiettivo di bilancio a medio termine, consolidare la raccolta delle imposte e stabilire uno stipendio minimo in base a criteri oggettivi. Sono alcune delle raccomandazioni Paese fatte dalla Commissione Europea per quest’anno. È il secondo anno consecutivo in cui la Romania registra deviazioni significative ed è quindi importante che diminuisca sostanzialmente il deficit di bilancio.
L’esecutivo comunitario raccomanda, inoltre, l’applicazione integrale del quadro fiscale. Nel rapporto per la Romania si rileva inoltre che va garantita la durevolezza del sistema pensionistico pubblico e la validità a lungo termine dei fondi del secondo pilastro. Nel documento si raccomanda inoltre che gli investimenti siano orientati verso i settori trasporti, energia a basse emissioni di carbonio e infrastruttura ambientale, tenuto conto delle disparità regionali. Attira inoltre l’attenzione che vanno migliorate la qualità e l’inclusione dell’istruzione, soprattutto per i rom e altre categorie svantaggiate, nel contesto in cui i fondi stanziati a questo settore sono tra i più bassi nell’Unione Europea.
Il rapporto rileva inoltre che, nonostante i recenti miglioramenti, i tassi della povertà e della disuguaglianza dei redditi restano alti, mentre i divari regionali si stanno accentuando: un romeno su tre continua ad essere esposto al rischio di povertà ed esclusione sociale. Anche il sistema sanitario si confronta con sfide, tra cui lo scarso finanziamento, l’uso insufficiente delle risorse e la mancanza di riforme.
Nel campo della giustizia, la Commissione Europea si dichiara preoccupata a causa delle modifiche nel sistema giudiziario. L’esecutivo comunitario sostiene che le misure che riguardano la modifica dei codici penali avrebbero un impatto negativo sull’efficacia delle indagini e dei processi penali e restringerebbero la definizione del reato di corruzione.