Quanto costano gli aumenti salariali?
Roxana Vasile, 02.11.2016, 16:57
L’aumento dei redditi dei romeni
è una necessità. Il salario minimo di garanzia è tra i più bassi nell’Ue – pari
a circa 280 euro mensili. La necessità oggettiva di assicurare ai romeni un
tenore di vita migliore – nel contesto in cui la Romania ha registrato negli
ultimi anni una delle maggiori crescite economiche – si scontra però con
l’atteggiamento più che prevedibile dei politici. In prossimità delle elezioni,
essi si ricordano bruscamente degli aventi diritto di voto e ricorrono a regali
elettorali. Che, nel frattempo, si sono evoluti! Se nei primi anni dopo la
Rivoluzione anticomunista, simili regali consistevano in vari alimenti oppure
oggetti, oggi si tratta di iniziative legislative, il che fa il Parlamento
lavorare con un fervore fuori dal comune. Nascono persino unanimità tra partiti
rivali, che, d’altra parte si disputano il governo.
La posta in gioco sono le
pensioni speciali, gli aumenti salariali o i tagli di tasse. Nella prospettiva
delle politiche dell’11 dicembre, ieri, i deputati delle Commissioni riunite
Budget-Finanze e Lavoro hanno introdotto emendamenti all’ordinanza sulla
retribuzione dei dipendenti statali e nuove categorie di personale nei settori
Sanità ed Istruzione che beneficeranno di aumenti o di scatti salariali,
sebbene i loro salari siano stati già aumentati, nell’ultimo anno, in media del
30%. Più precisamente, si è convenuto l’aumento dei salari degli insegnanti del
15% dal 1 gennaio del 2017 e sempre del 15%, ma dal 1 dicembre del 2016, del
personale sanitario. I deputati hanni inoltre stabilito che gli scatti
salariali del personale amministrativo del settore sanitario siano calcolati a
seconda dei salari del 2016, anzichè del 2009, come succede adesso. Anche i
salari dei dipendenti delle Casse di Assciurazioni Sanitarie sono stati
aumentati del 25%. L’impatto sul bilancio annunciato dal Ministero delle
Finanze è di 4,8 miliardi di lei (circa 1 miliardo di euro), ma gli economisti
credono che esso sarà molto maggiore, rendendo il 2017 un anno molto difficile.
Con tutto ciò che è stato
votato negli ultimi mesi, in preparazione della campagna elettorale, cosi’
come, purtroppo, ci ha abituato il Parlamento – prima delle elezioni vota in
tutte le direzioni aumenti salariali, senza calcoli di bilancio consistenti -
si sono già accumulati intorno a 9 miliardi di lei, quindi oltre l’1% del Pil,
ha precisato il premier Dacian Ciolos.
Negli anni elettorali 2008-2009,
i regali elettorali approvati dalla classe politica del momento, assieme alla
successiva crisi economica, hanno portato a tagli ai salari e alle pensioni.
Per prevenire simili eccessi ulteriormente, in Romania è stata adottata una
legge stando alla quale non si possono promuovere atti normativi che portano
all’aumento delle spese di personale o delle pensioni nel settore pubblico a
meno di 180 gorni prima della scadenza del mandato del Governo. I dipendenti
scontenti hanno il diritto di sperare di più. Ma – cosi’ come affermava il
ministro del Lavoro, Dragos Paslaru – allorquando i politici approfittano del
loro scontento per ottenere voti, la dignità e la decenza vengono insultate. (traduzione di Adina Vasile)