Quale sarà la nuova configurazione del Parlamento di Bucarest?
Lesito finale delle politiche dell11 dicembre, reso pubblico dallUfficio Elettorale Centrale, conferma lingresso nel Parlamento di Bucarest di 6 partiti. Con 221 senatori e deputati, il PSD dominerà il futuro Legislativo. Solo 12 mandati sono mancati ai socialdemocratici per avere la maggioranza, che hanno già annunciato di assicurare tramite unalleanza con lALDE. Il partito dellex premier liberale Calin Popescu Tariceanu ha ottenuto 29 mandati, uno in meno rispetto allUnione Democratica Magiari di Romania e con 3 in più del Partito Movimento Popolare, dellex presidente Traian Basescu. Dopo questo scrutinio vinto dal Psd, nel Parlamento entrano anche il PNL, con 99 mandati e la sopresa di questa seconda metà dellanno, la neo arrivata sulla scena politica e parlamentare lUnione Salvate Romania, che si è aggiudicata 43 seggi nel Legislativo.
Ştefan Stoica, 16.12.2016, 16:11
Lesito finale delle politiche dell11 dicembre, reso pubblico dallUfficio Elettorale Centrale, conferma lingresso nel Parlamento di Bucarest di 6 partiti. Con 221 senatori e deputati, il PSD dominerà il futuro Legislativo. Solo 12 mandati sono mancati ai socialdemocratici per avere la maggioranza, che hanno già annunciato di assicurare tramite unalleanza con lALDE. Il partito dellex premier liberale Calin Popescu Tariceanu ha ottenuto 29 mandati, uno in meno rispetto allUnione Democratica Magiari di Romania e con 3 in più del Partito Movimento Popolare, dellex presidente Traian Basescu. Dopo questo scrutinio vinto dal Psd, nel Parlamento entrano anche il PNL, con 99 mandati e la sopresa di questa seconda metà dellanno, la neo arrivata sulla scena politica e parlamentare lUnione Salvate Romania, che si è aggiudicata 43 seggi nel Legislativo.
Le minoranze, diverse da quella magiara, hanno 17 mandati. Il futuro Parlamento avrà 465 membri, con 120 in meno rispetto alla precedente legislatura. La rinuncia al voto uninominale e il ritorno al voto proporzionale sulle liste hanno significato anche il ritorno del Parlamento a dimensioni normali. Il mandato dellattuale Legislativo si conclude il 19 dicembre, e il 20 potrebbe essere convocato il nuovo Parlamento. La prossima settimana porterà, dopo le consultazioni tra presidente e partiti, i chiarimenti attesi da tutti. Le prime discussioni organizzate dal capo dello stato, Klaus Iohannis, si sono svolte in assenza dellattore principale, il PSD e del suo partner di governo ALDE, che hanno desiderato attendere i risultati ufficiali. Se non si verificherà nessun incidente politico importante, il PSD e lALDE riceverà il compito di formare la futura equipe esecutiva.
Giovedi, il leader socialdemocratico Liviu Dragnea, lartefice di questa vittoria elettorale, ha affermato che il programma governativo rispetterà interamente le promesse fatte durante la campagna elettorale. Sarà, quindi, uno con una forte componente sociale e molto ambizioso – persino rischioso, credono alcuni analisti – nel contesto in cui prevede laumento dei salari dei dipendenti statali, laumento del salario minimo garantito, agevolazioni fiscali per i pensionati, stanziamenti supplementari e gratuità per gli studenti. Liviu Dragnea non ha risposto però alla principale domanda dei giornalisti, ossia chi presiederà il Governo. Ha dato invece assicurazioni che non desidera che si crei una crisi.
“Continuo a partire dalla presunzione di buona fede. Io sono una persona responsabile, non intendo promuovere un conflitto inutile, faremo onestamente una proposta che possa essere accettata e che dal punto di vista matematico e politico non possa essere rifiutata. Spero che il presidente romeno, lo ripeto, rispetti le regole sante della democrazia e il voto popolare”, ha detto Dragnea.
La proposta riunirà “tutti i requisiti legali e costituzionali”, ha detto Dragnea. Condannato con la sospensione della pena per il suo coinvolgimento nel referendum sulla destituzione dellex presidente romeno Traian Basescu, Dragnea ha due ostacoli sulla sua strada verso la carica di premier. Il primo è una legge che vieterebbe a chi ha subito una condanna penale di diventare premier e il secondo è il criterio di integrità imposto dal presidente Iohannis prima delle elezioni, stando al quale non designerà per la carica di premier una persona con problemi penali. (traduzione di Adina Vasile)