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Quale futuro per la Tarom

La compagnia aerea di bandiera romena TAROM ha rinunciato ai voli per Londra.

(foto: TAROM)
(foto: TAROM)

, 21.08.2024, 16:54

Il numero dei viaggiatori registrati negli aeroporti romeni è in aumento rispetto agli anni precedenti, come dimostrano i dati dell’Associazione Nazionale degli Aeroporti. La Romania, infatti, ha già superato il livello del 2019, considerato il migliore per il turismo dell’ultimo decennio. Nei primi sei mesi del 2024 sono transitate negli aeroporti romeni quasi 12 milioni di persone, in crescita del 10,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 e quasi del 5% in più rispetto alla prima metà dello scorso anno. L’aumento dei prezzi dei biglietti aerei, le cancellazioni e i ritardi, ma anche la diminuzione del grado di sicurezza di alcune destinazioni straniere hanno reindirizzato una percentuale significativa delle prenotazioni di vacanze verso la Romania. C’è però anche uno svantaggio: i viaggi aerei nazionali sono pochi: solo il 7% del numero totale di passeggeri. Nel frattempo, la compagnia aerea di bandiera TAROM ha recentemente annunciato la vendita degli slot sull’aeroporto di Londra Heathrow a Qatar Airways. La chiusura della transazione è prevista per il 26 ottobre.

In un comunicato stampa, la TAROM ha definito la vendita strategica e necessaria per garantire la sostenibilità economica della compagnia, dato che la rotta di Heathrow – giustifica la sua decisione la TAROM – è stata una delle meno redditizie degli ultimi anni. E la vendita degli slot di Londra le consentirà di concentrarsi sull’ottimizzazione della flotta e delle rotte, nell’ambito di un ampio piano di ripresa volto a renderla redditizia nel 2025 e nel 2026. Perché, ricordiamo brevemente, la TAROM – di proprietà dello stato romeno – da molto tempo lotta per sopravvivere. Solo negli ultimi sei anni le perdite sono ammontate a quasi 300 milioni di euro, il che equivale a un buco di 55 milioni di euro all’anno. E, secondo il Ministero delle Finanze, l’ultimo profitto è stato registrato nel 2007.

Nel 2023, grazie ai tentativi di ripresa, le perdite sono scese a 17 milioni di euro, e per il 2024 si prevede addirittura un profitto. Inoltre, alla fine di aprile, la Commissione Europea ha approvato un aiuto di 95,3 milioni di euro per la TAROM, in vista della sua ristrutturazione.

Per ora la compagnia aerea – spiega l’attuale dirigenza – non ha intenzione di rinunciare ad operare altre rotte nel prossimo periodo, ma ammonisce che la situazione instabile del mercato dell’aviazione potrebbe generare cambiamenti. Il direttore generale ad interim della TAROM, Costin Iordache, dichiarava che solo dopo una completa ristrutturazione, cioè dopo il 2026, la compagnia potrà intraprendere nuove rotte. Fino ad allora, la TAROM venderà 4 aerei Airbus 318 e modernizzerà la sua flotta, integrando i nuovi Boeing 737 MAX 8, che arriveranno in Romania l’anno prossimo. La TAROM è stata fondata nel 1954 ed è membro dell’Alleanza SkyTeam dal giugno 2010. E dal 1993 è membro dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA).

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