Provvedimenti del nuovo Codice forestale
La sollecitazione del presidente Klaus Iohannis sul riesame del Codice forestale è stata bocciata dalla Camera bassa di Bucarest, i deputati adottando la legge nella controversa forma iniziale. Due mesi fa, il capo dello stato motivava nella sollecitazione del riesame il fatto che gli interventi legislativi adottati nella legge sono in grado di limitare in maniera arbitraria l’attività delle aziende, il che genererebbe svantaggi per alcuni e vantaggi per altri, potrebbe avere impatto negativo sull’ambiente concorrenziale e potrebbe attirare la possibilità che sia invocata la violazione degli obblighi assunti dallo stato romeno da stato membro dell’UE.
Corina Cristea, 21.05.2015, 15:01
L’introduzione della soglia massima del 30% per acquisto o lavorazione di massa legnosa dal fondo forestale nazionale e il diritto di prelazione per i produttori dell’industria dei mobili all’acquisto di massa legnosa sono in grado di ledere i principi della libertà economica e contrattuale, come fondamenti essenziali dell’economia di mercato, considera inoltre il presidente Iohannis.
Motivando di non essere lasciata a inoltrare emendamenti, l’opposizione liberale ha proposto ai dibattiti in plenaria della Camera il nuovo rinvio del Codice forestale alla commissione specializzata. Senza successo, però, i socialdemocratici al governo e l’UDMR sostenendo la forma iniziale del progetto. Quali sono stati gli argomenti delle parti che peraltro affermano di opporsi ai disboscamenti?
Il capogruppo liberale alla Camera, Ludovic Orban, ha richiamato l’attenzione che i provvedimenti dell’articolo 20 metterebbero in pericolo la sicurezza dei cittadini. Vogliamo la ridiscussione dell’articolo 20 che praticamente permette l’abbattimento dei boschi in Romania, senza alcun allestimento, a qualsiasi proprietario di foreste, non solo per coloro che hanno oggi meno di 10 ettari, bensì per qualsiasi proprietario di boschi che vuole abbattere la foresta. Dà cinque ettari al frattello, cinque ettari alla moglie, dieci ettari a chissà chi e può abbattere senza alcun allestimento, ha detto Ludovic Orban.
L’ex ministro delle risorse idriche e forestali, la deputata socialdemocratica Doina Pana, dice a sua volta che il nuovo Codice offre un quadro legislativo corretto e in sintonia con le normative europee nel settore, ma anche con la legge fondamentale del Paese. Non è altro che una lotta disperata che questo Codice forestale non entri in vigore. In realtà, vogliono perpetuare i disboscamenti! E qualsiasi voce che dice una cosa diversa dal fatto che questo Codice forestale va promulgato è una voce che non segue l’interese nazionale, bensì un interesse di partito o finanziario, ha detto l’on. Doina Pana.
Il capo dello stato non può più rinviare la normativa al Parlamento, però la può attaccare alla Corte Costituzionale. Ai primi della settimana, Klaus Iohannis ha annunciato però che non intende ricorrere a questa variante.