Proteste dei trasportatori
Più di 300 trasportatori romeni, accanto a colleghi bulgari, lituani e polacchi hanno protestato, mercoledì, davanti alla sede del Parlamento Europeo di Strasburgo. Sono riusciti a determinare il rinvio alla commissione per i trasporti di una serie di rapporti del pacchetto legislativo Mobilità, che dovevano essere sottoposti al voto nella plenaria. I sindacalisti non sono d’accordo con la regola del trasferimento ai trasporti stradali o con il ritorno a casa degli autisti almeno una volta ogni quattro settimane.
Mihai Pelin, 28.03.2019, 13:03
Più di 300 trasportatori romeni, accanto a colleghi bulgari, lituani e polacchi hanno protestato, mercoledì, davanti alla sede del Parlamento Europeo di Strasburgo. Sono riusciti a determinare il rinvio alla commissione per i trasporti di una serie di rapporti del pacchetto legislativo Mobilità, che dovevano essere sottoposti al voto nella plenaria. I sindacalisti non sono d’accordo con la regola del trasferimento ai trasporti stradali o con il ritorno a casa degli autisti almeno una volta ogni quattro settimane.
Árpád Szántó, segretario generale dell’Associazione Padronale Europa 2002 di Arad (ovest della Romania) ha dichiarato che questo pacchetto legislativo include misure restrittive per il trasporto stradale a livello europeo. Árpád Szántó: “E’ molto bene che sia successo questo, che abbiamo potuto ottenere questo risultato. È straordinario per l’industria dei trasporti romena che questo pacchetto non sia stato sottoposto a dibattiti e votato. Quelli dell’Ovest si sono mobilitati in modo esemplare, hanno aspettato il voto per votare e, se si fosse arrivati al voto, probabilmente questo pacchetto sarebbe stato votato. Va menzionata anche la pressione che abbiamo esercitato sui fattori decisionali e sugli eurodeputati e grazie a questo rinvio è stata ottenuta una vittoria straordinaria perché la Commissione TRAN sarà posta nella situazione impossibile di esaminare 1600 emendamenti e portarli nella Plenaria del Parlamento.”
Presente alle proteste, l’eurodeputato PSD Dan Nica ha affermato che i Paesi dell’Europa Occidentale cercano di eliminare le compagnie est-europee per ottenere un aumento dei benefici. Dan Nica: “Si desidera che le compagnie romene di trasporto siano allontanate, che la gente rimanga disoccupata e che solo quelli dell’Europa occidentale godano dei vantaggi dell’economia di mercato. Lasciamo perdere i discorsi populisti e gli slogan, perché la verità è una sola: volete eliminarci dal mercato dei trasporti. Non vi piace, ma non volete neanche pagare alla pari i trasportatori romeni. Per questo motivo la gente protesta e noi siamo accanto a loro.”
L’eurodeputato liberale, Marian-Jean Marinescu, ha spiegato che gli eurodeputati dei paesi est-europei hanno inoltrato centinaia di emendamenti per bloccare il voto. Marian-Jean Marinescu: “La forma proposta ora per la plenaria non è quella che conviene ai trasportatori, non solo a quelli romeni, ma a tutti i trasportatori dei Paesi del confine esterno dell’Unione. Abbiamo utilizzato le regole di procedura, abbiamo inoltrato moltissimi emendamenti, appunto per bloccare questo voto. E li voteremo, cercheremo di promuovere gli emendamenti che rispettano le richieste dei trasportatori romeni.” La protesta è stata organizzata dalla Federazione Europea dei Lavoratori dei Trasporti, alla quale sono affiliati 41 Paesi.