Proteste antigovernative in Romania
Ieri sera, migliaia di romeni hanno protestato nuovamente, in segno di solidarietà con i magistrati contrari all’ordinanza d’urgenza n.7, adottata di recente dal Governo, ritenendola un ostacolo nella loro attività. A Bucarest e in altre città – Sibiu, Cluj, Costanza, Iasi, Timisoara e Galati – i protestatari hanno sollecitato le dimissioni del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, l’abrogazione della normativa e la chiusura della sezione di inchieste contro i magistrati. Come al solito, Bucarest ha visto la più cospicua presenza di manifestanti in marcia. Anche gli attori del Teatro Nazionale hanno protestato sulle scale dell’istituzione. Il Governo ha annunciato, però, di non rinunciare alla normativa che ha scatenato le ampie proteste dei magistrati. Invece, la scorsa settimana, il ministro Toader ha annunciato una nuova bozza, che abroga certi provvedimenti dell’ordinanza 7. Il documento è stato presentato alla premier Viorica Dancila e inviato al Consiglio Superiore della Magistratura, la cui presidente, Lia Savonea, ha precisato che vengono abrogati i provvedimenti connessi alla delega nella carica e la condizione della buona reputazione. Negli ultimi giorni, le proteste dei magistrati sono andate fino all’interruzione dell’attività.
Corina Cristea, 04.03.2019, 14:13
Le proteste antigovernative sono provocate anche dall’ordinanza 114, menzionata anche dalla Commissione Europea nel rapporto Paese semestrale tra i fattori che rischiano di minacciare il funzionamento del settore finanziario. Il PSD, numero 1 della coalizione governativa, ammette qualsiasi revisione della normativa, ma solo mantenendo l’obiettivo principale: interessi più bassi ai mutui contratti dalla popolazione e dalle compagnie. Intanto, i rappresentanti del Ministero delle Finanze stanno analizzando insieme all’Associazione Romena delle Banche la necessità di modificare l’ordinanza per quanto riguarda certe misure fiscali. L’Associazione degli imprenditori edili ha inoltrato degli emendamenti all’ordinanza che andrà al dibattito della Camera. I rappresentanti dell’Associazione ritengono positivi per l’edilizia alcuni provvedimenti; altri, invece, andrebbero modificati. Dal canto loro, le compagnie attive nel settore del gas ammoniscono che i provvedimenti dell’ordinanza 114 avranno effetti negativi sia sugli investitori che sul bilancio di stato.