Prospettive romene nel 2016
Era ora del cambiamento. Lo ha dichiarato ieri nel Parlamento il presidente romeno, Klaus Iohannis, esortando l’intera classe politica a rispondere alle aspettative della società nell’anno a venire. Sono aspettative molto grandi! Sono state espresse in strada, sullo sfondo della scontentezza causata da una corruzione diventata endemica, che a novembre ha anche determinato la partenza dal potere del governo di Victor Ponta, dominato dai socialdemocratici. Per questo la grande posta in gioco nel 2016 è, secondo il capo dello stato, la ricostruzione della fiducia nella politica e nella sua capacità di stabilire la direzione desiderata. In questo mese ricorrono 26 anni da quando i romeni si sono alzati contro il governo comunista. Il miglior modo per onorare il sacrificio di coloro che hanno perso la vita a nome della libertà e della democrazia è di fare una politica diversa. Ed è proprio per questo che il presidente Iohannis ha proposto il rinnovamento delle idee, delle pratiche e dei politici nel 2016.
Roxana Vasile, 17.12.2015, 14:33
La ricostruzione della fiducia nella classe politica è dunque il tema che io propongo per il 2016. La ricostruzione della fiducia nelle istituzioni democratiche, nell’atto politico, nei partiti e in coloro che li rappresentano. Mi assumo oggi il ruolo di portavoce di un messaggio di rinnovamento che trasmettono, in varie forme, i nostri concittadini.” – ha affermato Klaus Iohannis.
C’è inoltre bisogno di una Romania educata, di un progetto-Paese che preveda l’incorraggiamento della cultura, dell’innovazione e della ricerca, lo stimolo della creatività e l’apprezzamento della performance. Si auspica, in ugual misura, un governo responsabile e una crescita economica che rifletta il tenore di vita quotidiano dei romeni. Il nuovo governo tecnico di Bucarest ha registrato ieri un primo successo, il Parlamento adottando a larga maggioranza, nella forma approvata dalle commissioni di specialità, il budget dello stato e quello della previdenza sociale per il 2016, basati su un livello massimo del deficit del 3% del PIL accettato dall’UE e su una crescita economica del 4,1%. Il premier Dacian Cioloş, già commissario europeo all’Agricoltura, ha assicurato che la sua equipe gestirà il denaro pubblico in modo trasparente, efficace e prudente, di modo che non si verifichino errori.
Faremo tutti gli sforzi permessi dal punto di vista legale e amministrativo per garantire una maggiore trasparenza dell’esecuzione del bilancio, del modo in cui vengono impiegati i soldi e di quello in cui saranno stanziati i fondi. D’altra parte, affinché i cittadini sappiano come e per che cosa viene speso il denaro pubblico e affinché noi, il Governo, possiamo agire e reagire in tempi reali quando non vengono realizzate certe esecuzioni del bilancio che abbiamo programmato e re-direzionare i soldi agli investimenti.” — ha detto il premier Dacian Cioloş.
In altre parole, il 2016 si annuncia, almeno a livello dichiarativo, sotto buoni auspici. Si vedrà poi in che misura le intenzioni si trasformeranno in realtà benefiche per l’intera società. (traduzione di Gabriela Petre)