Prosegue la riforma delle pensioni speciali
Il Parlamento di Bucarest ha adottato la legge sulla riforma delle pensioni speciali, criticata dall'opposizione e dai magistrati, ma per ragioni completamente diverse.
Ştefan Stoica, 29.06.2023, 14:16
Lultima settimana della sessione parlamentare ordinaria è stata dedicata ad alcuni progetti di legge che toccano temi delicati e che, proprio per questa ragione, hanno atteso a lungo una soluzione legislativa. Lunedì, con uno sforzo di volontà politica quasi senza precedenti, i senatori e deputati hanno abolito le pensioni speciali dei parlamentari. Latto normativo con cui i legislatori romeni rinunciano definitivamente a un privilegio ritenuto immorale dalla stampa e dallopinione pubblica è già stato promulgato dal presidente del Paese. Mercoledì è stato il giorno in cui sono state approvate altre due leggi sensibili in ritardo, quella riguardante il divieto di cumulo tra pensione-stipendio nel sistema pubblico e la legge che mira a riformare le pensioni speciali, quelle che si basano solo in parte sui contributi del periodo attivo e di cui beneficiano magistrati, militari, diplomatici, funzionari parlamentari, il personale della Corte dei Conti o dellaeronautica.
Nel primo caso, le deroghe al divieto di cumulare la pensione con lo stipendio hanno suscitato veementi critiche soprattutto perché riguardano eletti locali e parlamentari. Altre categorie professionali esentate dalla norma sono il personale docente e sanitario specializzato, i genitori affidatari, nonché i dipendenti dellAccademia romena, della Banca Centrale, dellAutorità di regolamentazione dellenergia e dellAutorità di regolamentazione delle comunicazioni. Voto finale favorevole anche per la riforma delle pensioni speciali. Il progetto proposto dallEsecutivo, tuttavia, ha subito importanti modifiche rispetto alla versione iniziale. Nella forma adottata, la maggioranza social-liberale rinvia, di fatto, di cinque anni lapplicazione della riforma e la proroga fino al 2043.
Così, fino al 2028, pubblici ministeri, giudici e militari possono andare in pensione nelle stesse condizioni di prima. Letà pensionabile aumenterà gradualmente da 60 a 65 anni, e ai magistrati sarà richiesto, per andare in pensione, di avere almeno 25 anni di esperienza nella specialità. Le pensioni che superano il reddito netto medio garantito saranno tassate, ma non al 30% come previsto nella prima fase, ma solo al 15%. Tutte queste disposizioni sono state concordate con gli esperti europei, ha rassicurato il primo ministro socialdemocratico Marcel Ciolacu. Ricordiamo che la regolamentazione del sistema delle pensioni speciali è un obiettivo previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dallopposizione, lUSR, che avrebbe voluto la completa eliminazione delle pensioni speciali, ha votato contro il progetto, sostenendo che, dopo la sua adozione, in Romania ci saranno ancora 210.000 pensionati speciali come prima. LUDMR, che non ha trovato più posto nella coalizione dopo la rotazione PNL-PSD alla guida del Governo, ha affermato che ci vorrà molto tempo prima che il sistema si basi sul regime contributivo. Nenche questa versione, dalla quale, secondo gli analisti, sarebbero state amputate le disposizioni più radicali, non è di gradimento del Consiglio Superiore della Magistratura. Esso disapprova le modifiche apportate e afferma che il Parlamento ha ignorato i principi costituzionali e ha adottato provvedimenti con conseguenze irrimediabili sullindipendenza della magistratura e sullo status dei magistrati.