Proposte europee per la soluzione della crisi dei rifugiati
Un vertice straordinario dellUe sulla crisi dei rifugiati si terrà il 23 settembre. Lo ha reso noto il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. Il vertice dovrebbe tenersi nel giorno dopo il Consiglio Straordinario dei ministri dellInterno Ue sullo stesso tema. I leader europei dovrebbero prendere in questa occasione una decisione finale sulle quote obbligatorie per i rifugiati, nel contesto in cui la situazione diventa sempre più drammatica e lEuroparlamento ha votato una risoluzione con cui sostiene la proposta della CE di relocalizzazione di 120 mila migranti. La risoluzione è volta a trasmettere agli stati membri un messaggio politico di sostegno alla solidarietà europea. La Commissione chiede ai Paesi Ue di prendere urgentemente le decisioni necessarie e chiede loro di accettare le quote obbligatorie, per ciascuna persona relocalizzata in conformità allo schema dovendo ricevere 6000 euro, compreso un tasso di prefinanziamento del 50%, che consenta alle autorità di reagire rapidamente. Il commissario europeo alla politica regionale, Corina Cretu, afferma che lEsecutivo comunitario può aiutare nella crisi dei rifugiati con fondi europei.
Corina Cristea, 18.09.2015, 16:57
Un vertice straordinario dellUe sulla crisi dei rifugiati si terrà il 23 settembre. Lo ha reso noto il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. Il vertice dovrebbe tenersi nel giorno dopo il Consiglio Straordinario dei ministri dellInterno Ue sullo stesso tema. I leader europei dovrebbero prendere in questa occasione una decisione finale sulle quote obbligatorie per i rifugiati, nel contesto in cui la situazione diventa sempre più drammatica e lEuroparlamento ha votato una risoluzione con cui sostiene la proposta della CE di relocalizzazione di 120 mila migranti. La risoluzione è volta a trasmettere agli stati membri un messaggio politico di sostegno alla solidarietà europea. La Commissione chiede ai Paesi Ue di prendere urgentemente le decisioni necessarie e chiede loro di accettare le quote obbligatorie, per ciascuna persona relocalizzata in conformità allo schema dovendo ricevere 6000 euro, compreso un tasso di prefinanziamento del 50%, che consenta alle autorità di reagire rapidamente. Il commissario europeo alla politica regionale, Corina Cretu, afferma che lEsecutivo comunitario può aiutare nella crisi dei rifugiati con fondi europei.
“Sin dalla precedente programmazione finanziaria, 2007-2014, alcune regioni e stati membri hanno optato per usare fondi strutturali e dinvestimenti per lintegrazione sociale dei migranti. Ho già visitato sobborghi di Berlino, di Parigi. Vi faccio un esempio, facendo un confronto tra Italia e Grecia, lItalia ha già optato per costruire centri di accoglienza con fondi europei, la Grecia non ha adoperato i fondi europei per ciò, li ha adoperati per altri fini”, ha precisato la Cretu.
A Bucarest, il fenomeno migratorio e le sue cause sono stati analizzati, ieri, nel Consiglio Supremo di Difesa, e la conclusione è stata che la Romania si pronuncerà nuovamente, al Consiglio Giustizia e Affari Interni della prossima settimana contro lintroduzione delle quote obbligatorie di rifugiati. Lannuncio è stato fatto dal presidente romeno Klaus Iohannis, il quale ha ammesso però che la Romania si potrebbe vedere, tuttavia, obbligata dallUe ad accettare un numero sempre maggiore di rifugiati. In questo contesto, è possibile che la Romania usi i fondi europei.
“Se ciò succederà, allora è chiaro che dobbiamo intraprendere qualcosa. Non è stata presa una decisione, ma è stata avanzata lidea che, probabilmente, potrebbe portare ad una soluzione, di usare i fondi europei per estendere le facilità di accoglienza dei rifugiati oppure, certo, in extremis, di usare i fondi europei per costruire altri centri di accoglienza dei rifugiati”, ha detto Iohannis.
Stando allo schema di Bruxelles, la Romania dovrebbe accogliere oltre 6000 rifugiati, ma i decisori romeni hanno annunciato che possono gestire la situazione di solo 1785 migranti. (traduzione di Adina Vasile)