Proposte di modifica della legislazione elettorale
Le disfunzionalità apparse durante la votazione nei seggi allestiti per i romeni allestero alle recenti europee – una ripetizione, praticamente, di ciò che era accaduto durante le presidenziali del 2014 – hanno generato numerose prese di posizione contro il partito al governo in Romania, allora e adesso, il PSD. Decine di migliaia di romeni hanno fatto la fila per ore per esercitare il diritto di voto garantito dalla Costituzione senza che buona parte di loro ci riuscisse. Tra i motivi che hanno generato questa situazione il numero insufficiente di cabine elettorali e di bolli, linsufficiente personale autorizzato implicato nella gestione del processo di votazione oppure linsufficiente numero di seggi, nonostante il raddoppio del loro numero rispetto al precedente scrutinio.
Corina Cristea, 24.06.2019, 16:26
Per la modifica della legge elettorale si pronuncia lintera classe politica, sia il Governo, che la Presidenza e i partiti parlamentari. Di recente, è stata costituita una commissione comune speciale della Camera dei Deputati e del Senato per lelaborazione, la modifica e il completamento delle proposte legislative in materia elettorale. E nella sua prima seduta, il 20 giugno scorso, è stato stabilito il termine di 5 luglio per ladozione di un progetto di legge che regolamenti lo svolgimento del processo elettorale nei seggi allestiti allestero. Rappresentanti dellAutorità Elettorale Permanente, del Ministero dellInterno, del Ministero degli Esteri, del Ministero per i Romeni nel Mondo e del Ministero della Giustizia sono stati convocati a partecipare.
“Questa entità deve avere un doppio ruolo – uno legislativo e quello di elaborare raccomandazioni per il Governo per lorganizzazione in buone condizioni delle elezioni allestero, per evitare tutte le disfunzionalità”, ha sottolineato il presidente della Commissione speciale, Dorin Bădulescu. Il voto per corrispondenza, ma anche lo svolgimento del processo elettorale in più giorni si annoverano tra le soluzioni proposte da tutti quelli implicati nel processo.
In una dichiarazione pubblica, il presidente Klaus Johannis ha presentato una serie di proposte, elaborate da un gruppo di lavoro dellAmministrazione Presidenziale e tramesse in una lettera anche allEsecutivo. Si tratta della deburocratizzazione del processo di voto, di un numero maggiore di seggi per i romeni allestero e della loro dotazione adeguata. Il capo dello stato ha parlato anche della modifica della legislazione sulle procedure sulla chiusura dei seggi da seguire, ma anche del voto anticipato allestero. Per il portavoce del PSD, Mihai Fifor, non era necessaria unesortazione da parte del presidente, perchè, afferma egli, il miglioramento del processo elettorale è anche la preoccupazione dei socialdemocratici. Fifor ha annunciato che lAutorità Elettorale Permanente sta già preparando modifiche legislative. Dal canto suo, il PNL, il principale partito dellOpposizione di destra in Romania, afferma di essere aperto sia allidea del voto anticipato, che a quella del voto per corrispondenza e del voto elettronico.