Promesse per la soluzione della situazione dei penitenzari
Leyla Cheamil, 11.08.2017, 16:21
Per quanto riguarda lo statuto, il premier è stato fermamente favorevole
alla modifica del nome in Polizia Penitenziaria, e per quanto riguarda i posti
di lavoro, noi crediamo che tramite la decisione governativa i 15 mila posti
previsti devono diventare 20 mila. Assieme al ministro della Giustizia
analizzeremo e, anche se avverrà gradualmente, si inizierà, proprio da
quest’anno, con una modifica del numero di posti di lavoro aggiungendovi i
posti previsti e l’assegnazione, tramite concorso, di un numero quanto maggiore
di posti, ha detto Ştefan Teoroc.
Teoroc ha precisato di aver chiesto al premier che la somme che dovrebbero essere
tagliate nel momento della manovra bis sui conti pubblici da quello che è
stanziato ai penitenziari, cioè 57 milioni di lei (pari a 12.500.000 euro),
restino nel budget dedicato al sistema di assunzioni e al miglioramento delle
condizioni lavorative. Allo stesso tempo, egli ha sottolineato che i
sindacalisti non rinunceranno alle azioni di protesta annunciate finchè non si
concreterà qualcosa dalle promesse fatte durante l’incontro con il premier.
D’altra parte, il miglioramento delle condizioni di detenzione in Romania è
stato richiesto dalla Corte Europea dei Diritti Umani. Il sovraffollamento
delle celle, le insufficienti installazioni sanitarie, l’igiene precaria, la
scarsa qualità del cibo rilevano una disfunzionalità grave nel sistema carcerario.
Lo scorso febbraio, il direttore generale dell’Amministrazione Nazionale dei
Penitenziari, Marius Vulpe,
annunciava che le multe inflitte alla Romania dalla Corte Europea dei Diriti
Umani a causa delle condizioni di dentenzione sono ammontate, l’anno scorso, a
1,6 milioni di euro. (traduzione di Adina Vasile)