Programma per la dotazione dell’esercito
Dopo che la Difesa ha ricevuto, per la prima volta, il 2% del PIL quest’anno, il programma di dotazione dell’esercito romeno continua, e un nuovo progetto dell’Esecutivo riguarda la costruzione di corvette proprio in Romania. Il Governo ha abrogato un decreto che prevedeva l’acquisto di navi militari dall’estero ed ha deciso che queste siano costruite su un cantiere navale romeno. Il ministro della Difesa romeno, Gabriel Leş, ha precisato che il decreto del 2016 del Governo allora presieduto dal tecnocrate Dacian Cioloş, relativo alla dotazione dell’Esercito di queste corvette è stato abrogato, perché non rispettava le esigenze legali, secondo le quali è necessaria una decisione del Parlamento per investimenti che superano 100 milioni di euro.
Mihai Pelin, 17.03.2017, 12:26
Dopo che la Difesa ha ricevuto, per la prima volta, il 2% del PIL quest’anno, il programma di dotazione dell’esercito romeno continua, e un nuovo progetto dell’Esecutivo riguarda la costruzione di corvette proprio in Romania. Il Governo ha abrogato un decreto che prevedeva l’acquisto di navi militari dall’estero ed ha deciso che queste siano costruite su un cantiere navale romeno. Il ministro della Difesa romeno, Gabriel Leş, ha precisato che il decreto del 2016 del Governo allora presieduto dal tecnocrate Dacian Cioloş, relativo alla dotazione dell’Esercito di queste corvette è stato abrogato, perché non rispettava le esigenze legali, secondo le quali è necessaria una decisione del Parlamento per investimenti che superano 100 milioni di euro.
Il ministro ha spiegato che il piano di dotazione dell’Esercito sarà ripreso ora osservando la legge e sarà inviato al Parlamento un memorandum per l’approvazione, di modo che le corvette siano prodotte interamente in Romania. Gabriel Leş: “L’integrazione di questi prodotti sarà fatta in Romania, su un cantiere navale. Non posso menzionare un certo tipo di cantiere. Io spero che entro 6-7 mesi possa essere firmato un contratto di questo tipo.”
Gabriel Leş ha inoltre annunciato che la Romania intende acquistare aerei multiruolo di tipo F16, oltre alla squadriglia di cui dispongono attualmente le Forze Aeree: “Vogliamo acquistare almeno 20 aerei F16, con l’intento di rivitalizzare questi aerei. Ci saranno procedure nel parlamento, e discutiamo di finanziamento pluriannuale e di contratti pluriannuali. E’ una cosa che desidero molto, soprattutto adesso che abbiamo questo impegno politico del 2% del PIL. Vogliamo coinvolgere il più possibile l’industria romena, pubblica o privata che sia.”
La prima squadriglia di F16 è stata consegnata quasi in totalità, mentre gli ultimi tre aerei dovrebbero arrivare fra non molto. Nel 2013, la Romania decideva di acquistare dal Portogallo 12 aerei di tipo F-16 utilizzati, per la somma di 628 milioni di euro. Anche se questo tipo di aereo è stato lanciato quasi 40 anni fa, è stato nel frattempo modernizzato con le ultime tecnologie e software, e gli aerei arrivati in Romania sono preparati per interagire con quelli utilizzati dagli altri stati NATO.
I famosi F16 si trovano attualmente presso le basi aeree di Feteşti e Câmpia Turzii, modernizzate anch’esse per questo tipo di aereo. Stando agli specialisti, la Romania avrebbe bisogno di 48 aerei multiruolo, cioè di almeno quattro squadriglie. (tr. G.P.)