Progetto scientifico di alto livello, finanziato dall’UE
Il progetto ELI — Extreme Light Infrastructure – Nuclear Physics, sviluppato a Măgurele, nei pressi di Bucarest, è uno fra i più innovativi del genere a livello europeo. Lo ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, Carlos Moedas, il quale ha fatto martedì una visita in Romania ed ha visitato anche la piattaforma di Măgurele, dove è in via di costruzione il maggiore laser del mondo.
Leyla Cheamil, 12.10.2016, 14:10
Il progetto ELI — Extreme Light Infrastructure – Nuclear Physics, sviluppato a Măgurele, nei pressi di Bucarest, è uno fra i più innovativi del genere a livello europeo. Lo ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, Carlos Moedas, il quale ha fatto martedì una visita in Romania ed ha visitato anche la piattaforma di Măgurele, dove è in via di costruzione il maggiore laser del mondo.
Le attese sono grandi. I ricercatori sperano che il laser, aspettato con interesse dall’Unione, ma anche dal resto del mondo, porti grandi benefici in settori come la medicina, la farmacia, l’astrofisica o la fisica nucleare.
Nell’ambito della visita fatta a Măgurele, il commissario europeo Carlos Moedas ha affermato che bisogna discutere di più sul progetto in Europa, ma anche nell’intero mondo, che è necessario attirare più persone a fare esperimenti e a sottolineare l’importanza del far visibile il mondo invisibile. Egli ha ricordato che si conoscono poche cose sulla materia buia, che costituisce la maggior parte dell’universo e che questo progetto sarà una via per fare progressi nel conoscerla. Carlos Moedas ha inoltre sostenuto che i progetti sviluppati nell’ambito dell’ELI possono portare, in futuro, a premi Nobel.
Carlos Moedas: E’ davvero unico. Mi hanno detto che avrà il 10% del potere del sole. Non ho mai incontrato qualcosa del genere finora ed è facile notare l’attrazione manifestata dalla gente di tutto il mondo per questo progetto. Vi arrivano ricercatori di India, Israele, Giappone, Italia, di tutto il mondo. Vogliono venire qui e credo che per la Romania sia un’opportunità straordinaria per fare vedere le cose meravigliose che sta facendo nel campo della scienza e gli specialisti di cui dispone. Non mi resta che voler venire anch’io più spesso a vedere le cose grandiose che state facendo per il mondo.
Dal canto suo, il ministro dell’Istruzione, Mircea Dumitru, il quale ha visitato il centro di Măgurele assieme al commissario europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, ha affermato che il progetto rappresenta una realizzazione straordinaria: E’ assolutamente affascinante ciò che succede qui. Porterà sicuramente risultati scientifici a cui oggi non ci possiamo nemmeno aspettare. Guardando il livello al quale è arrivata la ricerca e ciò che gli esperti intendono fare, è molto probabile che fra 10-15 anni siano raggiunti risultati notevoli che si potrebbero inserire sulla lista della realizzazioni da premio Nobel.
Finanziato dall’UE, il progetto dovrebbe essere ultimato entro il 2019. Attualmente, parti del laser hanno superato i test individuali effettuati a Parigi e sono assemblati. Per il progetto di Măgurele sono stati già assunti oltre 50 ricercatori, molti di loro romeni andati a lavorare all’estero. (tr. G.P.)