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Progetti americani in Romania

Progettata per funzionare a cinque unità, l’unica centrale nucleare di Romania, collocata a Cernavoda (sud-est), continua ad avere solo due unità 24 anni dopo la messa in moto del primo reattore, nel 1996. I due reattori forniscono circa il 20% del fabbisogno di energia elettrica del Paese, e nel frattempo è stata cambiata la destinazione dell’unità 5, la cui costruzione era stata avviata nel 1987. Per la costruzione delle unità 3 e 4, in stato di conservazione dal 1992 e realizzate a circa il 15%, sono state cercate varie soluzooni lungo il tempo, e negli ultimi anni avevano raggiunto progressi considerevoli le discussioni con la Cina. Però nell’estate di quest’anno la Romania ha annullato il contratto, e nei giorni scorsi è stato firmato a Washington un accordo intergovernativo tra la Romania e gli USA.

Progetti americani in Romania
Progetti americani in Romania

, 12.10.2020, 12:16

Progettata per funzionare a cinque unità, l’unica centrale nucleare di Romania, collocata a Cernavoda (sud-est), continua ad avere solo due unità 24 anni dopo la messa in moto del primo reattore, nel 1996. I due reattori forniscono circa il 20% del fabbisogno di energia elettrica del Paese, e nel frattempo è stata cambiata la destinazione dell’unità 5, la cui costruzione era stata avviata nel 1987. Per la costruzione delle unità 3 e 4, in stato di conservazione dal 1992 e realizzate a circa il 15%, sono state cercate varie soluzooni lungo il tempo, e negli ultimi anni avevano raggiunto progressi considerevoli le discussioni con la Cina. Però nell’estate di quest’anno la Romania ha annullato il contratto, e nei giorni scorsi è stato firmato a Washington un accordo intergovernativo tra la Romania e gli USA.

Si tratta di un accordo di collaborazione in campo nucleare civile, per la modernizzazione dell’unità 1 e la costruzione dei reattori 3 e 4, basata sempre sulla tecnologia canadese di tipo CANDU, adoperata per quelli già funzionali. Una volta messi in moto, i reatori 3 e 4 raddoppieranno l’attuale capacità di generare energia elettrica. L’accordo prevede anche la collaborazione universitaria nel settore nucleare, nonchè in materia di tecnologia per reattori modulari che gli americani stanno sviluppando, come ha spiegato il ministro dell’Economia, dell’Energia e dell’Ambiente d’affari romeno, Virgil Popescu, presente a Washington per firmare l’accordo.

Il progetto dovrebbe essere attuato nei prossimi 10 anni da un consorzio di compagnie degli Stati Uniti, di Romania, Canada e Francia, diretto da un’impresa americana, con il sostegno finanzniario dei partner coinvolti. Il Dipartimento americano all’Energia precisa in un comunicato che questo accordo storico getta le basi dell’utilizzo da parte della Romania dell’expertise e della tecnologia degli Stati Uniti, e sottolinea l’importanza del Partenariato strategico tra gli USA e la Romania, come anche l’impegno comune per la sicureza energetica nella regione. L’energia nucleare è cruciale per garantire il fatto che la Romania ha risorse di energia elettrica sicure, accessibili e senza emissioni.

Il progetto che vale 8 miliardi di dollari rappresenta il massimo finanziamento ricevuto finora dalla Romania, il che dimostra la fiducia degli Stati Uniti nel loro vecchio partner e alleato, ha sottolineato l’ambasciatore americano a Bucarest, Adrian Zuckerman, aggiungendo che sono in corso i preparativi per un gigantesco progetto infrastrutturale. Daremo vita ad un nuovo progetto per la Romania, insieme alla Polonia, per la costruzione di un’autostrada e una ferrovia, che collegheranno il porto romeno di Costanza, sul Mar Nero, al porto polacco di Danzica, sul Baltico. Questo progetto infrastrutturale porterà un enorme beneficio alle economie di Romania e Polonia, come anche alle economie della regione, per molti anni a venire, ha sottolineato l’ambasciatore Adrian Zuckerman.

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