Procura Europea: i procuratori europei hanno prestato giuramento
La Procura Europea ha iniziato ufficialmente l’attività, tramite una seduta inaugurale che si è svolta lunedì alla Corte di Giustizia dell’UE. La nuova istituzione comunitaria è presieduta da Laura Codruţa Kövesi, ex capo della Direzione Nazionale Anticorruzione di Romania. “Mi impegno solennemente a esercitare le mie funzioni indipendentemente, nell’interesse dell’Unione nel suo insieme, a non sollecitare e a non accettare istruzioni da nessuna persona o entità esterna alla Procura Europea. Mi impegno anche a osservare l’obbligo di confidenzialità per quanto riguarda qualsiasi informazione in possesso della Procura Europea.” È stato l’impegno solenne che si sono presi la Kövesi e i procuratori europei, tra i quali c’è anche un altro romeno, Cătălin-Laurenţiu Borcoman.
Eugen Coroianu, 29.09.2020, 12:20
La Procura Europea è un’istituzione indipendente incaricata dell’indagine, del perseguimento penale e del rinvio a giudizio degli autori dei reati contro gli interessi finanziari dell’Unione (ad esempio, frode, corruzione o frode transfrontaliera in materia di IVA che supera 10 milioni di euro). A tale scopo, la nuova istituzione, con sede a Lussemburgo, svolge indagini, effettua perseguimenti penali ed esercita l’azione pubblica di fronte ai tribunali competenti degli stati membri. Al momento, 22 stati partecipano a questa cooperazione consolidata: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Rep. Ceca, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Olanda.
In un’intervista al giornale El Pais, Laura Codruţa Kövesi sottolinea che la Procura che dirige è uno strumento di difesa dello stato di diritto nell’UE e auspica di creare un’istituzione indipendente, per dimostrare che la legge è uguale per tutti. L’attività del nuovo procuratore europeo è fondamentale per la credibilità dell’UE, soprattutto sullo sfondo di alcuni casi di corruzione apparsi negli ultimi anni in Spagna, Bulgaria, Romania o Malta, di alcuni scandali finanziari in Olanda o Danimarca oppure di certi tentativi di sovvertire la legge, scrive la pubblicazione spagnola.
In Romania, la Kovesi è stata rimossa dalla direzione della DNA due anni fa, su richiesta del ministro della Giustizia del governo socialdemocratico di allora, per, citiamo, “azioni e fatti intollerabili in uno stato di diritto”. La controversa misura è stata criticata dall’opposizione ed ha suscitato emozioni nella società romena. Di recente, Laura Codruţa Kovesi ha vinto alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo il processo in cui aveva contestato la decisione sulla sua rimozione dalla carica prima della conclusione del mandato. La CEDU ha deciso all’unanimità che sono stati trasgrediti i suoi diritti ad un processo equo e alla libertà di espressione.