Problemi di riscaldamento a Bucarest prima dell’inverno
Questa settimana, la Corte dAppello, ha accertato in via definitiva il fallimento – di cui si parlava già da un po di tempo, della compagnia RADET, lEnte Autonomo per la Distribuzione dellEnergia Termica di Bucarest. I giudici della Corte hanno respinto gli appelli, mantenendo la decisione presa dal Tribunale Bucarest, il quale, ad aprile 2019, ha respinto il piano di riorganizzazione della RADET ed ha disposto lentrata dellente in procedura fallimentare.
Corina Cristea, 12.11.2019, 14:36
Questa settimana, la Corte dAppello, ha accertato in via definitiva il fallimento – di cui si parlava già da un po di tempo, della compagnia RADET, lEnte Autonomo per la Distribuzione dellEnergia Termica di Bucarest. I giudici della Corte hanno respinto gli appelli, mantenendo la decisione presa dal Tribunale Bucarest, il quale, ad aprile 2019, ha respinto il piano di riorganizzazione della RADET ed ha disposto lentrata dellente in procedura fallimentare.
In assenza di seri investimenti negli ultimi 50-60 anni, il sistema di riscaldamento di Bucarest ha dato segni sempre più frequenti che si stava per bloccare. Linterruzione della fornitura di acqua calda e riscaldamento per periodi più o meno determinati per rimediare i guasti è diventata una consuetudine. Uneventuale liquidazione della RADET non vuol dire che il sistema di riscaldamento scompare, perché lattività dellente sarà svolta dalla Compagnia Municipale Termo-energetica, ha spiegato il sindaco della Capitale, Gabriela Firea, prima della decisione della Corte, facendo qualche precisazione. Tra le cause dei grossi debiti della RADET cè un accumulo di penalità, che non ha a che fare con il buon funzionamento dellente, ma con il contratto svantaggioso firmato tra la RADET e lELCEN, e con la situazione reale dal punto di vista tecnico, afferma il sindaco.
La ELCEN – una compagnia a capitale statale al 100%, fondata nel 2002, è il maggiore produttore di energia termica in Romania. Cè una differenza di 10 giorni tra la data alla quale lELCEN rilascia la fattura alla RADET e quella alla quale la RADET emette le fatture alla popolazione, perché lente deve leggere oltre 36.000 contatori, spiegano le autorità. In tale contesto, la RADET si è trovata per anni nella situazione di non poter raccogliere dai clienti le somme necessarie per il pagamento per tempo delle fatture e da ciò sono risultate le penalità. LELCEN ha approfittato della sua posizione dominante e non si è dimostrata disposta a fluidizzare il circuito economico, di modo che la RADET non registri più debiti e, di conseguenza, non paghi più penalità create artificialmente, afferma la municipalità.
Il ministro dellEconomia e dellEnergia, Virgil Popescu, assicura, però che i bucarestini non resteranno senza acqua calda e riscaldamento – lELCEN è pronta a fornire il fluido termovettore, ha tutti i contratti firmati con la Romgaz e dispone di depositi di gasolio da riscaldamento, nel caso si verificassero problemi con le riserve di gas. La cosa urgente da risolvere spetta alloperatore che deve trasportare e distribuire lenergia termica. Il Comune di Bucarest ha annunciato il suo intento di assumersi la distribuzione tramite Termoenergetica, compagnia fondata di recente, ma che non ha licenza per questa attività e neanche un contratto firmato con lELCEN.