Priorità romene in vista delle elezioni europee
Le elezioni europee di fine maggio rappresentano uno dei momenti più importanti della presidenza di turno romena del Consiglio dell’UE. D’altronde, già prima dell’assunzione del mandato, gli esponenti comunitari annunciavano Bucarest che ben 257 dossier sarebbero stati esaminati in soli quattro mesi, perché a maggio, la scena europea sarebbe già accaparrata dalla campagna elettorale. In vista della stessa campagna, una delle priorità della presidenza romena è il contrasto della disinformazione nell’ambiente online.
Bogdan Matei, 30.01.2019, 13:35
Il ministro con delega agli Affari Europei nel Governo di Bucarest, George Ciamba, auspica che sia raggiunto un accordo tra le istituzioni comunitarie su questo tema il prima possibile, di modo che il pacchetto legislativo relativo alle elezioni entri in vigore ad aprile. I cittadini degli stati membri, sottolinea il ministro, devono poter votare liberamente, senza intromissioni nel processo elettorale. Perciò, il contrasto della disinformazione si trova sull’agenda delle priorità della Romania, mentre la sicurezza cibernetica fa parte del piano strategico che sarà presentato ai partner europei a febbraio.
Gli analisti ammoniscono, d’altronde, da molto tempo, che le numerose fake news che circolano online minano deliberatamente la credibilità delle istituzioni comunitarie e sminuiscono i principi basilari dell’Unione. Tra i beneficiari della disinformazione si annoverano politici o partiti estremisti, di destra o di sinistra, populisti, secessionisti, antieuropei.
Di fronte agli eurodeputati della Commissione Affari Costituzionali, il ministro George Ciamba dichiarava: Abbiamo discusso di come comunicare a proposito dell’Europa proprio per non lasciare spazio alle campagne di disinformazione. Non dimentichiamo che gran parte della disinformazione riguarda proprio le istituzioni europee. Abbiamo concordato che la priorità della Romania è anche la priorità del Parlamento Europeo e che i nostri obiettivi di trarre delle conclusioni al Consiglio di febbraio per quanto riguarda le discussioni sulle disinformazioni sono normali e necessari, visto che si avvicinano le elezioni per il Parlamento Europeo.”
La corrispondente di Radio Romania a Bruxelles ricorda che sono state già promosse nuove regole, che permettono di infliggere sanzioni finanziarie ai partiti politici e alle fondazioni che usano in modo abusivo i dati personali dei potenziali elettori, per influire deliberatamente sugli esiti delle elezioni europee. Le sanzioni dovrebbero ammontare al 5% del budget annuale dei partiti o delle fondazioni colpevoli. In più, una volta sottoposti a sanzioni del genere, non potranno più beneficiare di finanziamento dal budget dell’EU l’anno successivo. Le nuove norme potranno però entrare in vigore solo dopo che saranno approvate ufficialmente nella plenaria del legislativo comunitario.