Priorità di politica estera
Nel 2023, la Romania riconferma le linee generali di politica estera riguardanti il consolidamento del posto e del ruolo nella NATO e nell’UE e il potenziamento dell’alleanza strategica con gli USA. Così il presidente Klaus Iohannis, incontrando ieri i capi delle missioni diplomatiche accreditati a Bucarest. Il capo dello stato ha precisato che la Romania continuerà a sostenere l’assicurazione di una postura consolidata sul fianco orientale della NATO, promuoverà l’importanza strategica del Mar Nero e appoggerà la politica delle porte aperte dell’Alleanza Nord-Atlantica.
Daniela Budu, 18.01.2023, 11:32
Nel 2023, la Romania riconferma le linee generali di politica estera riguardanti il consolidamento del posto e del ruolo nella NATO e nell’UE e il potenziamento dell’alleanza strategica con gli USA. Così il presidente Klaus Iohannis, incontrando ieri i capi delle missioni diplomatiche accreditati a Bucarest. Il capo dello stato ha precisato che la Romania continuerà a sostenere l’assicurazione di una postura consolidata sul fianco orientale della NATO, promuoverà l’importanza strategica del Mar Nero e appoggerà la politica delle porte aperte dell’Alleanza Nord-Atlantica.
All’inclusione della Romania nell’Area Schengen saranno ristanziate risorse diplomatiche importanti, e il sostegno concesso alla confinante Ucraina sarà mantenuto agli stessi parametri quanto tempo sarà necessario. Per quanto riguarda lo spazio di libera circolazione, il presidente ha sottolineato che il successo della conclusione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel 2022 va completato quest’anno con la benemerita adesione allo Spazio Schengen, poichè la Romania è preparata sotto tutti i profili, valuta il capo dello stato.
Il posto della Romania e dei suoi cittadini è in Schengen. Ribadisco anche in questa occasione che procederemo a tutti gli iter a noi attinenti, sotto tutti i profili e a tutti i livelli, affinchè la Romania possa ottenere una decisione favorevole alla sua adesione a Schengen, ha detto Klaus Iohannis, ricordando che il nostro Paese ha gestito in modo esemplare la situazione senza precedenti alla frontiera dell’UE e della NATO, generata dalla guerra avviata dalla Russia nella confinante Ucraina, e precisando che il profilo della Romania è aumentato notevolmete a livello regionale, europeo e globale. L’anno appena iniziato non sarà semplice e sarà ancora testata la nostra capacità di rispondere alle sfide e di rimanere uniti e solidali, ha aggiunto il presidente.
La risposta della Romania alla crisi provocata dalla guera di aggressione della Russia contro l’Ucraina continuerà ad essere multidimensionale e ampia. Continueremo ad appoggiare l’Ucraina e la Repubblica di Moldova, comprese le loro aspirazioni europee ed euroatlantiche, a seconda della situazione. Ripeto qui quello che ho trasmesso a Kiev e Chişinău. La Romania offrirà il pieno supporto, quanto tempo sarà necessario, ha sottolineato Klaus Iohannis.
Oltre al consolidamento della sicurezza, l’Unione Europea ha bisogno di soluzioni per assicurare la competitività, una solida base industriale, la transizione verde e la transizione digitale, ha detto ancora il capo dello stato, menzionando che la sicurezza energetica resta prioritaria nell’anno appena inziato. C’è un interesse crescente degli stati della regione del Mar Nero di consolidare la connettività, con effetti benefici sia su piano regionale, che su piano europeo. Un esempio rilevante è l’accordo quadripartito tra Romania, Azerbaigian, Georgia e Ungheria, la cui firma ho ospitato lo scorso mese, alla presenza della presidente della Commissione Europea, ha detto ancora Klaus Iohannis, definendo l’accordo come un passo importante nella costruzione del cavo sottomarino di trasporto di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso il Mar Nero.