Prezzo dell’energia, controlli e malcontenti
Dopo essere stati consigliati di risparmiare energia elettrica per pagare bollette meno care, molti romeni sono venuti a sapere ultimamente che il prezzo massimale deciso dall’Ordinanza d’urgenza del Governo non viene stabilito a seconda del consumo nel mese corrente, bensì del prezzo medio mensile dello scorso anno. Sulla carta, le regole sono chiare: chi consuma al massimo 100 kilowatt al mese paga 0,68 lei/kwh e 0,80 lei per un consumo compreso tra 101 e 255 kilowatt. Infine, chi supera i 255 kilowatt al mese deve pagare il prezzo integrale – salatissimo – previsto nel contratto con il fornitore.
Roxana Vasile, 22.09.2022, 13:52
Dopo essere stati consigliati di risparmiare energia elettrica per pagare bollette meno care, molti romeni sono venuti a sapere ultimamente che il prezzo massimale deciso dall’Ordinanza d’urgenza del Governo non viene stabilito a seconda del consumo nel mese corrente, bensì del prezzo medio mensile dello scorso anno. Sulla carta, le regole sono chiare: chi consuma al massimo 100 kilowatt al mese paga 0,68 lei/kwh e 0,80 lei per un consumo compreso tra 101 e 255 kilowatt. Infine, chi supera i 255 kilowatt al mese deve pagare il prezzo integrale – salatissimo – previsto nel contratto con il fornitore.
Ma per capire se beneficiano di prezzo massimale o meno, ma anche le tariffe, i romeni devono cercare sulle bollette i dati relativi al consumo medio dello scorso anno. Siccome nessuno ha spiegato pubblicamente e dettagliatamente come si fanno i calcoli, alcuni si sono ritrovati davanti delle bollette stellari, senza capire anche perchè. Secondo i dati dell’Autorità Nazionale di Regolamentazione per l’Energia (ANRE), non sono molti in questa situazione. In Romania, nella categoria di consumo 0-100 kilowatt rientrano in questo momento oltre 4,9 milioni di nuclei familiari, nella seconda poco più di 3,5 milioni, mentre tra 100.000 e 200.000 non beneficiano del massimale.
Arrivato ora al Parlamento, il regime di compenso previsto dall’Ordinanza d’urgenza del Governo potrebbe subire parecchi aggiustamenti. Sia la maggioranza che l’opposizione contemplano numerosi emendamenti. Il PSD, che fa parte della coalizione governativa, e l’USR (all’opposizione) si pronunciano per il cambiamento del riferimento del consumo di energia elettrica per stabilire le tarriffe, in modo che non sia più presa in calcolo la media mensile dello scorso anno, bensì strettamente il consumo attuale. L’ANRE afferma, però, che una simile soluzione sia difficilmente applicabile dal punto di vista tecnico, e che sia preferibile il riferimento al consumo già effettuato. Cosicchè il PNL, compagno di governo del PSD, propone come riferimento una media del consumo dello stesso periodo degli ultimi tre anni.
Intanto, nel contesto delle polemiche sulle bollette salate, il ministro dell’Energia, Virgil Popescu, ha chiesto all’ANRE di fare il proprio dovere, vigilare sul mercato dell’energia, e all’Autorità per la Tutela dei Consumatori di andare a controllare i fornitori che non rispettano i provvedimenti legali. Cosicchè l’ANRE ha annunciato di aver avviato dei controlli improvvisi presso sei distributori di energia elettrica. Anche l’Autorità Nazionale per la Tutela dei Consumatori ha iniziato dei controlli presso i fornitori di energia elettrica nell’intero paese, per verificare il modo in cui vengono calcolate le bollette.