Previsioni inflazionistiche della Banca Centrale romena
Daniela Budu, 07.08.2018, 15:07
La Banca Centrale della Romania si aspetta che linflazione cali nel terzo trimestre di questanno, ma si mantenga intorno al 3,5%, vicino al limite massimo dellintervallo di variazione su cui punta la Banca Centrale. Il governatore della Banca Centrale romena, Mugur Isărescu, ha dichiarato che, stando ai dati preliminari, già per il mese di luglio si preannuncia uninflazione negativa e un calo dei prezzi. Isărescu ha spiegato quali sono i meccanismi che influiscono su questo processo.
“Le incertezze e i rischi associati alla prospettiva inflazionistica sono dovuti principalmente allevoluzione dei prezzi presi in calcolo – del gas e dellenergia elettrica -, ai prezzi volatili dei prodotti alimentari e di alcuni prodotti alimentari lavorati, nonchè alle condizioni sul mercato del lavoro e alla condotta della politica fiscale. Sono, inoltre, rilevanti, le future evoluzioni del prezzo internazionale del greggio, il ritmo di crescita economica e la dinamica dellinflazione nellEurolandia e nellUe e, implicitamente, la condotta della politica monetaria della Banca Centrale Europea e delle banche centrali nella nostra regione”, ha affermato Mugur Isărescu.
La prospettiva del calo dellinflazione annuale, laumento degli interessi sul mercato interbancario, il calo delle liquidità, lapprezzamento della moneta nazionale e la temperazione del ritmo di crescita economica hanno determinato la Banca Centrale a mantenere il tasso dinteresse di riferimento al 2,5% allultima seduta di politica monetaria di questanno. Ricordiamo che la Banca Centrake ha aumentato, questanno, il tasso di interesse di riferimento nei mesi di gennaio, febbraio e maggio, di 0,25 punti percentuali.
Mugur Isărescu afferma che la continuazione o meno dellaumento del tasso dinteresse di riferimento dipende anche da ciò che succede in Europa. La decisione della Banca Centrale di mantenere questo indicatore allo stesso livello non è stata anticipata dagli analisti, questi puntando su una crescita.
Mugur Isărescu spiega perchè: “Probabilmente essi puntavano su unevoluzione sempre ascendente dellinflazione, smentita però dai dati a nostra disposizione. E siccome tutti andavano ripetendo il tasso inflazionistico annuale – del 5%, del 5%”, il piu alto in Europa, probabilmente ciò ha creato unaltra percezione. Noi presentiamo linflazione con tutte le sue sfaccettature. Linflazione mensile resta immutata da mesi in Romania. Se è cresciuta, è successo perchè lanno scorso è stata relativamente più bassa. Quindi, è anche una questione di percezione.”
Il governatore ha concluso che la Banca Centrale romena è riuscita, con le misure prese, a determinare linflazione a seguire un trend discendente, ma ha aggiunto che non può affermare che il ciclo di crescita del tasso dinteresse di riferimento si sarebbe concluso, nel contesto in cui permangono le incertezze sulle evoluzioni in Europa, legate sia alla crescita economica, che allinflazione.