Previsioni economiche per la Romania
L'agenzia Standard & Poor's vede prospettive stabili per l'economia romena.
Bogdan Matei, 15.10.2024, 10:50
L’Agenzia Internazionale di Valutazione Finanziaria Standard & Poor’s ha riconfermato il buon rating del debito pubblico e l’outlook stabile della Romania. La decisione, indicano gli esperti dell’agenzia, si basa sulla buona evoluzione economica, nonché su una probabile crescita importante nei prossimi tre anni. Tra gli argomenti c’è il livello moderato del debito estero. Si evidenzia la buona situazione del mercato del lavoro, dove la disoccupazione resta vicina ai minimi storici.
Secondo la fonte, l’economia romena registrerà una crescita dell’1,6% nel 2024 e un raddoppio del ritmo nel periodo 2025-2027, nelle condizioni in cui il Paese beneficerà di importanti fondi europei, sia nell’ambito del quadro finanziario pluriennale che del Meccanismo di Ripresa e Resilienza. Ma arrivano anche dei moniti dall’agenzia di valutazione finanziaria. Il rating della Romania potrebbe essere declassato se il disavanzo continuasse a superare le previsioni e se persistessero altri squilibri, come l’inflazione alta o il deficit di conto corrente, cioè la differenza tra elevate importazioni e basse esportazioni.
Standard & Poor’s ha inoltre avvertito che le attuali spese pre-elettorali spingeranno il deficit della Romania al 7,3% quest’anno. L’Agenzia stima che, complessivamente, le spese aumenteranno dopo l’incremento degli stipendi nel settore pubblico del 20%, ovvero circa 14 miliardi di lei (l’equivalente di circa tre miliardi di euro), e dopo l’aumento delle pensioni a partire da settembre, pari allo 0,6% del Prodotto Interno Lordo. Standard & Poor’s rileva inoltre l’aumento delle spese militari a quasi il 2,5% del Pil quest’anno, nonché gli elevati investimenti pubblici, di circa il 7% del Pil, coperti solo parzialmente dai fondi europei.
Standard & Poor’s è una delle tre principali agenzie di rating finanziario internazionali. Le altre due sono Fitch e Moody’s. Tutte effettuano valutazioni indipendenti sulla capacità degli stati del mondo di pagare i propri debiti. Secondo la guida pubblicata dal sito finanziario Global Investopedia, per stabilire il rating di un paese si tiene conto dell’evoluzione dell’economia, del volume degli investimenti esteri pubblici e privati, della trasparenza del mercato dei capitali, delle riserve valutarie e del grado di stabilità politica.
In una prima reazione all’annuncio di Standard & Poor’s, le voci della maggioranza PSD-PNL, al governo a Bucarest, hanno affermato che la decisione dell’agenzia, dopo quella simile annunciata d’estate da Fitch, è la prova della stabilità macroeconomica e delle prospettive di sviluppo della Romania. Invece, i leader dell’opposizione e gli esperti indipendenti puntano il dito contro il bicchiere mezzo vuoto.
Un veterano dell’analisi economica interna, il professore Mircea Coșea ha dichiarato a Radio Romania che la diagnosi dell’agenzia è molto obiettiva. La Romania va bene, bisogna ammetterlo – afferma l’analista, aggiungendo, però, che questo fatto implica un obbligo straordinario per l’attuale leadership politica e per quella che verrà dopo le elezioni presidenziali e politiche che si terranno a fine anno.