Previsioni economiche europee
Ottimismo alla Commissione Europea sull’economia dell’UE, le previsioni primaverili indicando una crescita moderata negli stati membri, con differenze, però, da un Paese all’altro. Bruxelles ha migliorato le stime di crescita nell’eurozona per quest’anno all’1,5% rispetto all’1,3 anticipato a febbraio, mentre per il 2016 è stata mantenuta la stima dell’1,9% per i 19 stati membri.
România Internațional, 06.05.2015, 13:18
La motivazione consiste nel fatto che l’eurozona ha tratto dei benefici dal calo del prezzo del greggio, dalla prospettiva economica globale solida, dal deprezzamento dell’euro e dalle nuove misure di politica monetaria adottate dalla Banca Centrale Europea, misure che hanno migliorato la fiducia delle compagnie. La domanda interna è il principale fattore che contribuisce all’aumento del PIL e quest’anno è prevista una crescita del consumo privato a livello europeo, mentre per l’anno prossimo un rilancio degli investimenti, annuncia inoltre la Commissione.
“La ripresa delle economie europee si sta rafforzando. Anche se questa tendenza è incoraggiante, dobbiamo assicurarci che l’avanzo dell’economia è durevole e sostenibile”, ha dichiarato il commissario per l’euro e il dialogo sociale, Valdis Dombrovskis. Il rinvigorimento è sostenuto dalla Germania, la più grossa economia dell’Europa, che dovrebbe registrare una crescita dell’1,9% quest’anno e del 2% nel 2016.
Anticipata, inoltre, una crescita del PIL della Spagna del 2,8% nel 2015 e del 2,6% nel 2016. Gli specialisti spiegano che la crescita economica porterà al calo del tasso della disoccupazione, ma anche a una maggiore inflazione. Invece, la Commissione Europea ha peggiorato le previsioni per la Grecia allo 0,5% rispetto alle stime iniziali del 2,5. La situazione economica della Grecia è fortemente peggiorata dall’inizio dell’anno, richiama l’attenzione la Commissione Europea, il Paese essendo ancora dipendente dall’aiuto finanziario esterno.
Per la Romania, la crescita economica prevista resta robusta, pari al 2,8% quest’anno, sostenuta dal consumo privato solido e dalla ripresa degli investimenti. Mentre l’acceleramento della domanda su piano interno, sostenuta dalla riduzione della tassazione indiretta dovrebbe aumentare l’anno prossimo l’avanzo della Romania al 3,3%. L’inflazione dovrebbe registrare un livello basso record, e l’occupazione crescerà per la prima volta dall’inizio della crisi economica.
Il tasso della disoccupazione diminuirà quest’anno al 6,6% e al 6,4 l’anno prossimo. Inoltre, la crescita del PIL resterà superiore al potenziale, al 2,8%, principalmente grazie al consumo privato e agli investimenti. Anche gli investimenti privati continueranno a salire quest’anno, e lo stesso vale per quelle pubbliche, grazie all’assorbimento dei fondi europei. Il deficit di bilancio arriverà all’1,6% del PIL quest’anno e al 3,5% nel 2016, indicano ancora le previsioni primaverili della Commissione Europea.