Previsioni del FMI per la Romania
Previsioni ottimistiche per la Romania dal Fondo Monetario Internazionale: l’economia romena continuerà a crescere quest’anno e l’anno prossimo. Il più recente rapporto, reso pubblico martedì, World Economic Outlook, rileva che l’istituzione finanziaria internazionale ha rivisto al rialzo, dal 4,2% al 5,5, le stime sull’evoluzione dell’economia nel 2017. Anche nel 2018 seguirà una crescita di fino al 4,4%, rispetto all’avanzo del 3,4 stimato ad aprile. L’aumento significativo degli investimenti, del commercio, della produzione industriale della Romania hanno generato queste cifre ottimistiche. Un’altra buona notizia dal FMI è che il tasso della disoccupazione è stato rivisto sempre al ribasso. Quindi, nel 2017 dovrebbe ammontare al 5,3%, e l’anno prossimo al 5,2%, livello simile a quello stimato ad aprile.
Leyla Cheamil, 11.10.2017, 13:24
Previsioni ottimistiche per la Romania dal Fondo Monetario Internazionale: l’economia romena continuerà a crescere quest’anno e l’anno prossimo. Il più recente rapporto, reso pubblico martedì, World Economic Outlook, rileva che l’istituzione finanziaria internazionale ha rivisto al rialzo, dal 4,2% al 5,5, le stime sull’evoluzione dell’economia nel 2017. Anche nel 2018 seguirà una crescita di fino al 4,4%, rispetto all’avanzo del 3,4 stimato ad aprile. L’aumento significativo degli investimenti, del commercio, della produzione industriale della Romania hanno generato queste cifre ottimistiche. Un’altra buona notizia dal FMI è che il tasso della disoccupazione è stato rivisto sempre al ribasso. Quindi, nel 2017 dovrebbe ammontare al 5,3%, e l’anno prossimo al 5,2%, livello simile a quello stimato ad aprile.
Commentando queste previsioni, l’analista economico, Constantin Rudniţchi ritiene che: Ovviamente siamo contenti di questa crescita economica, ma dobbiamo trovare anche altri motori di crescita. Cioè, oltre al consumo e all’industria, dovremmo aggiungere i settori investimenti pubblici, investimenti privati e, perché no, i servizi che registrano performance. E, attenzione, dovremmo guardare anche ciò che succede nell’eurozona, perché è la nostra zona prediletta di transazioni commerciali, e notiamo che in questo campo abbiamo una crescita, ma una moderata, con delle limitazioni. Da questo punto di vista, ovviamente direi che abbiamo un ciclo di crescita molto buono, ma che dà segni di soprariscaldamento, se non addirittura di rallentamento a cominciare dall’anno prossimo.
D’altra parte, l’istituzione finanziaria internazionale ha rivisto al ribasso l’evoluzione dei prezzi di consumo quest’anno, e il ritmo di crescita dei prezzi si accelererà l’anno prossimo. Essi aumenteranno meno quest’anno, di solo l’1,1%, il ritmo si accelererà però l’anno prossimo fino al 3,3%. Il Fondo Monetario Internazionale ha modificato anche le previsioni sul deficit di conto corrente registrato dalla Romania al 3% quest’anno, dal 2,8 in aprile e al 2,9% l’anno prossimo, dal precedente 2,5.
Inoltre, stando al rapporto World Economic Outlook, la Romania e l’Islanda registreranno quest’anno la maggiore crescita economica in Europa, del 5,5%. L’Europa nel suo insieme avrà una crescita economica del 2,5%, mentre per l’Europa Emergente, regione di cui fa parte anche la Romania, l’avanzo del PIL sarà del 4,5%.
Le stime del FMI confermano, in gran parte, anche i dati resi pubblici dall’Istituto Nazionale di Statistica. L’INS ha rivisto, martedì, al rialzo, dal 5,9% al 6,1%, l’avanzo economico della Romania nel secondo trimestre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo all’INS, nel primo semestre del 2017, il Prodotto Interno Lordo è aumentato, rispetto al primo semestre del 2016, del 5,9%. (tr. G.P.)