Previsioni al ribasso da parte della Commissione Europea
La crescita dell'economia romena non sarà nemmeno la metà di quella stimata nel 2024 e il deficit raggiungerà l'8% del PIL, avverte la Commissione Europea.
Mihai Pelin, 18.11.2024, 13:34
Le stime sulla crescita economica della Romania sono state ricalcolate dalla Commissione Europea (CE), ben al di sotto del valore inizialmente stabilito. Nelle previsioni pubblicate nella primavera di quest’anno, si stimava che la crescita avrebbe raggiunto un avanzo del 3,3% quest’anno, seguito da uno del 3,1% nel 2025. In un recente documento, però, la CE precisa che il ritmo di crescita dell’economia romena rallenterà all’1,4% quest’anno, per poi accelerare leggermente al 2,5% nel 2025.
Durante quest’anno, la produzione industriale, l’edilizia, l’informatica e i trasporti hanno subito un rallentamento a causa della diminuzione della domanda esterna da parte dei principali partner commerciali della Romania, della crescita rapida dei salari e dei prezzi elevati dell’energia. Allo stesso tempo, le vendite al dettaglio sono cresciute fortemente poiché i redditi disponibili sono aumentati rapidamente. Tuttavia, i consumi privati dinamici sono stati in gran parte controbilanciati dal contributo negativo delle esportazioni alla crescita del PIL, mentre la crescita degli investimenti privati è stata moderata dall’incertezza sulle misure di consolidamento fiscale previste, precisa la CE.
D’altro canto, secondo le nuove previsioni, il deficit di bilancio della Romania dovrebbe raggiungere l’8% del PIL nel 2024 e rimanere a un livello elevato del 7,9% del PIL nel 2025. In confronto, in primavera, Bruxelles stimava che avrebbe raggiunto il 6,9% del PIL nel 2024 e il 7% del PIL nel 2025. Secondo la CE il deficit che ha superato le attese riflette un aumento molto rapido della spesa pubblica, dovuto principalmente all’aumento dei salari del settore pubblico, alla spesa per beni e servizi e alle spese sociali, comprese le pensioni. Riflette anche una crescita dei redditi leggermente più lenta a causa di un’attività economica più debole del previsto.
La buona notizia è che in Romania l’inflazione dovrebbe continuare a scendere, passando da una media del 10% nel 2023 a circa il 5,5% nel 2024. Tuttavia, le pressioni sui prezzi restano elevate, a causa della forte domanda interna, sullo sfondo dell’aumento dei salari e delle pensioni, avverte la CE. Nonostante il rallentamento economico, la domanda di manodopera rimane forte e il tasso di disoccupazione sarà del 5,5% nel 2024 e 2025 e del 5,4% nel 2026. Allo stesso tempo, si prevede che il debito pubblico aumenterà dal 48,9% del PIL nel 2023 a quasi il 60% entro il 2026.
Le previsioni non includono alcun impatto delle potenziali misure di riduzione del deficit di bilancio del governo sulle entrate o sulle spese, misure incluse nel piano fiscale e strutturale a medio termine, che la Romania ha presentato alla CE in ottobre. Queste misure non sono sufficientemente specificate dal governo in questa fase, sottolinea il rapporto. Tuttavia, se progettati e implementati adeguatamente nel bilancio 2025, hanno il potenziale di ridurre significativamente il deficit pubblico rispetto a queste previsioni. Nel suo ultimo rapporto, anche il FMI ha rivisto al ribasso, all’1,9%, le stime relative all’avanzo dell’economia romena quest’anno, dal 2,8% previsto in aprile.