Presidenziali: chi i candidati?
Oggi è l’ultimo giorno per l’inoltro all’Ufficio Elettorale Centrale delle candidature alle presidenziali del prossimo novembre in Romania. Ai 7 candidati iscritti fino a ieri nella corsa presidenziale si è aggiunto oggi un candidato a sorpresa. La sinistra è rappresentata da un unico candidato, il leader socialdemocratico e premier in carica Victor Ponta. Il meglio quotato nei sondaggi, con circa 2,3 milioni di firme raccolte, Ponta è sicuro di andare al turno d ballottaggio. La maggior parte e i più importanti dei suoi sfidanti provengono tutti dal centro-destra della compagine politica. Principale sfidante di Ponta è il candidato dell’Alleanza Liberal-Cristiana, formata dai Partiti Nazional-Liberale e Democratico-Liberale, il sindaco della città di Sibiu, l’etnico tedesco Klaus Iohannis.
Ştefan Stoica, 23.09.2014, 14:08
Altri tre candidati si annoveravano, fino a poco tempo fa, tra i liberali o democratico-liberali. Si tratta dell’ex premier e leader liberale Calin Popescu-Tariceanu, rimasto fedele alla defunta alleanza con Victor Ponta e il Partito Socialdemocratico, sospettato che, con la creazione di un nuovo partito liberale e la sua candidatura alla presidenza, farebbe, infatti, il gioco della Sinistra. Dal canto suo, l’ex ministro Elena Udrea, leader del Partito Il Movimento Popolare, ha lasciato il Partito Democratico-Liberale con la motivazione che questo avrebbe preso le distanze dal leader supremo, il presidente romeno in carica Traian Basescu, e dalle sue ambizioni di riforma dello stato.
Sempre dalla destra della compagine politica proviene anche Monica Macovei, ex ministro della Giustizia. Candidato indipendente dopo aver lasciato il Partito Democratico-Liberale, la Macovei è vista come un’intransigente sostenitrice dello stato di diritto e di un sistema giudiziario non influito dal potere politico. Altri due candidati famosi, ma con chance solo teoriche alle presidenziali, sono il leader dell’Unione Democratica Magiari di Romania, partner di governo del Psd, Kelemen Hunor, e il controverso uomo d’affari Dan Diaconescu, aspirante alla carica suprema da parte del partito populistico a lui intitolato. Per il leader dell’Udmr, la candidatura è un’utile piattaforma di negoziazione nella prospettiva del secondo turno. Nel caso di Diaconescu, ex produttore televisivo e patron di una TV di gossip, si tratta del bisogno di esposizione mediatica di una serie di idee strane.
Oggi, ha inoltrato la sua candidatura alle presidenziali anche Teodor Melescanu, che, ieri, si è dimesso dall’incarico di direttore del Servizio Informazioni Estere. Un candidato a sorpresa che lascia posto alle speculazioni.