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Presidenza romena del Consiglio UE, bilancio dei primi due mesi

La presidenza romena del Consiglio UE ha portato a compimento, nei primi due mesi di mandato, 67 dossier, di cui oltre la metà sono stati già approvati dagli ambasciatori degli stati membri, lo rileva il bilancio presentato dalla premier Viorica Dăncilă. È il primo mandato del genere della Romania, Paese membro dell’Unione Europea dal gennaio 2007, e lo slogan adottato per questo mandato dalle autorità di Bucarest è la coesione. Le autorità romene si sono prefisse di portare a compimento nella prima parte del mandato, entro aprile, la maggior parte dei dossier legislativi che dipendono dalla collaborazione con il Parlamento Europeo, visto che ulteriormente le procedure per le elezioni europee del maggio prossimo potrebbero rallentare le pratiche.

Presidenza romena del Consiglio UE, bilancio dei primi due mesi
Presidenza romena del Consiglio UE, bilancio dei primi due mesi

, 08.03.2019, 15:26

La presidenza romena del Consiglio UE ha portato a compimento, nei primi due mesi di mandato, 67 dossier, di cui oltre la metà sono stati già approvati dagli ambasciatori degli stati membri, lo rileva il bilancio presentato dalla premier Viorica Dăncilă. È il primo mandato del genere della Romania, Paese membro dell’Unione Europea dal gennaio 2007, e lo slogan adottato per questo mandato dalle autorità di Bucarest è la coesione. Le autorità romene si sono prefisse di portare a compimento nella prima parte del mandato, entro aprile, la maggior parte dei dossier legislativi che dipendono dalla collaborazione con il Parlamento Europeo, visto che ulteriormente le procedure per le elezioni europee del maggio prossimo potrebbero rallentare le pratiche.



Stando alla premier, i risultati ottenuti finora, apprezzati anche durante più incontri avuti, a Bruxelles, con gli esponenti europei, indicano un bilancio positivo. Di recente, è stato ottenuto l’accordo politico sull’Unione dei mercati di capitale, tramite la facilitazione dell’accesso ai mutui ipotecari e ai prestiti destinati al settore pubblico, ma anche sugli indici di riferimento con basso impatto legato alle emissioni di carbonio. La presidenza romena e il Parlamento Europeo hanno inoltre raggiunto un accordo provvisorio relativo ad una serie di misure temporanee e limitate, volte a garantire la connettività di base del trasporto stradale di merci e passeggeri, per attenuare le più gravi perturbazioni, nell’eventualità in cui il Regno Unito lasciasse l’Unione senza un accordo negoziato.



Ai colloqui a Bruxelles con il negoziatore capo per la Brexit, Michel Barnier, la premier Viorica Dăncilă ha dichiarato che le autorità romene sono pronte per qualsiasi scenario, quindi anche per un eventuale ritiro della Gran Bretagna senza un accordo, affermando che si aspettano gli esisti del voto della prossima settimana nella Camera dei Comuni. Sempre a Bruxelles, si è svolta, questa settimana, la prima riunione del Consiglio Energia, alla quale il ministro Anton Anton ha presentato i progressi ottenuti in merito alla revisione della Direttiva Gas naturali e al regolamento sul meccanismo di interconnessione energetica dell’Europa.



Progressi sono stati ottenuti anche alla riunione del Consiglio Ambiente, in cui si è puntato sugli investimenti durevoli. Alla riunione del Consiglio Giustizia e Affari Interni, la prima nell’attuale mandato della Romania, l’UE ha deciso di consolidare le sue capacità di protezione civile in vista di una migliore prevenzione dei rischi e per offrire sostegno, per tempo, agli stati membri e agli altri stati partecipanti, in caso di disastro naturale o provocato dall’uomo. Il Consiglio Giustizia e Affari Interni ha deciso, in tal senso, di modificare il meccanismo di protezione civile dell’UE, creando una riserva supplementare per concedere assistenza.

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