Prese di posizione sull’Ucraina
Un anno dopo l’invasione dell’Ucraina, la Russia aggressore con Vladimir Putin tenendo le sue redini non cambia nulla, nemmeno il discorso. Parlando davanti all’élite politica, il leader del Cremlino ha ripreso la tesi secondo cui l’aggressione contro l’Ucraina è stata una reazione ad un presunto attacco occidentale anti-russo. Le autorità di Kiev avrebbero, comunque, avuto l’intenzione di avviare un’offensiva militare nel Donbass la scorsa primavera, sostiene Putin, ammettendo che la Russia si trova in un periodo difficile, ma definendola come il bastione che resiste davanti alla decadenza occidentale, la cui meta è quella di portare sofferenza al popolo russo e prendere le sue ricchezze.
Ştefan Stoica, 22.02.2023, 11:45
Un anno dopo l’invasione dell’Ucraina, la Russia aggressore con Vladimir Putin tenendo le sue redini non cambia nulla, nemmeno il discorso. Parlando davanti all’élite politica, il leader del Cremlino ha ripreso la tesi secondo cui l’aggressione contro l’Ucraina è stata una reazione ad un presunto attacco occidentale anti-russo. Le autorità di Kiev avrebbero, comunque, avuto l’intenzione di avviare un’offensiva militare nel Donbass la scorsa primavera, sostiene Putin, ammettendo che la Russia si trova in un periodo difficile, ma definendola come il bastione che resiste davanti alla decadenza occidentale, la cui meta è quella di portare sofferenza al popolo russo e prendere le sue ricchezze.
L’Occidente ha trasformato l’Ucraina in un progetto anti-russo, ha detto Putin, ammonendo che più le armi occidentali andranno più lontano verso il territorio della Russia, più Mosca sarà costretta a rimuovere ancora di più queste minacce che esistono alle sue frontiere. Putin ha annunciato di aver sospeso il Trattato New START per il controllo delle armi, ammonendo che Mosca potrebbe riprendere i test nucleari. Ha inoltre sostenuto che le ondate di sanzioni che hanno colpito l’economia russa non l’hanno anche messa in ginocchio. Anzi, le sanzioni avrebbero creato possibilità di sviluppo per proprio conto.
Se il discorso di Putin a Mosca è stato destinato esclusivamente al pubblico interno, che va convinto, se era ancora necessario, che l’Occidente è il nemico intrattabile della Russia, quello pronunciato a Varsavia dal presidente americano, Joe Biden, è stato rivolto al mondo, comunque a quella parte che ama la libertà. Biden ha espresso il plauso per la resistenza dell’Ucraina, ribadendo il sostegno senza esitazione degli Stati Uniti e degli alleati occidentali alla sovranità e all’indipendenza del paese. Il leader della Casa Bianca ha accusato i russi di brutalità estrema e di crimini contro l’umanità. Joe Biden ha ribadito l’impegno del suo paese alla clausola di difesa collettiva della NATO. Saremo forti, saremo uniti. L’Ucraina non sarà mai sconfitta dalla Russia, ha assicurato il leader americano.
D’altra parte, Joe Biden ha smontato la tesi moscovita stando alla quale l’Occidente complotta per attaccare la Russia. La guerra non è una necessità, è una tragedia. Il presidente Putin ha scelto di avviare questa guerra, e il suo prolungamento è la scelta personale di Vladimir Putin, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti. Joe Biden considera che la guerra può cessare se la Russia rinuncia all’attacco contro l’Ucraina. Ma se l’Ucraina rinuncia alla lotta, allora si perde come nazione, per cui, insieme, dobbiamo assicurarci che l’Ucraina si può difendere, ha inoltre detto il leader della Casa Bianca. Al discorso era presente anche la presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, e Joe Biden ha invitato il pubblico ad applaudirla, salutando l’opzione europea di Chişinău e il fatto che i cittadini di questo stato hanno scelto di vivere in libertà.