Ponte aereo per Israele
La Romania continua a rimpatriare i suoi cittadini da Israele e dalla Striscia di Gaza.
Bogdan Matei, 16.10.2023, 13:37
Lopinione pubblica romena e, allo stesso modo, la classe politica di Bucarest non sono mai state indifferenti alla situazione in Medio Oriente. In Israele vivono centinaia di migliaia di ebrei oriundi della Romania o i loro discendenti. Alcuni hanno anche mantenuto la cittadinanza romena. Nel mondo arabo, dal Maghreb al Levante, compresi i territori palestinesi della Cisgiordania e di Gaza, sono numerose le famiglie miste, fondate, in genere, da romene che hanno sposato arabi venuti in Romania per studiare. Alla fine degli anni 60, il regime comunista di Bucarest era lunico dietro lex cortina di ferro a non interrompere le relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele, anche se, allo stesso tempo, il dittatore Nicolae Ceauşescu invocava sempre quella che chiamava la giusta causa del popolo palestinese e mantenne rapporti quasi fraterni con il suo leader storico, Yasser Arafat.
Spinto da ambizioni piuttosto ridicole, quelle di diventare un attore chiave sulla scena internazionale, Ceausescu si illuse, per un certo periodo, di essere lui a mediare la pace tra ebrei e arabi. La nuova esplosione di violenza in Israele e nella Striscia di Gaza ha inorridito i romeni e ha costretto i decisori politici di Bucarest a reagire rapidamente, per garantire la protezione dei propri cittadini, che rischiano di trovarsi nel fuoco incrociato delle parti in conflitto.
Il primo ministro romeno Marcel Ciolacu ha dichiarato che le autorità sono in contatto con quasi tutti i circa 350 romeni presenti nella Striscia di Gaza, sottolineando che assolutamente nessuno, in questo momento, ha lasciato lenclave palestinese, soggetta ad un blocco sempre più rigido dallesercito israeliano. Il Primo Ministro ha precisato che, per il momento, non vi è motivo di preoccuparsi per la loro vita, ma che tutti sperano che arrivino in Romania il più presto possibile. Ciolacu ha detto che si tratta di persone con doppia cittadinanza. In relazione allaiuto concesso ai profughi ucraini provenienti da Israele, Marcel Ciolacu ha dichiarato che la Romania ha portato 3.000 di questi cittadini, la maggior parte dei quali in transito verso altri paesi. Il primo ministro ha spiegato che si è trattato di una richiesta dei forum europei e che lo Stato romeno non ha pagato nulla. Il capo dellEsecutivo ha inoltre precisato che soltanto 48 persone hanno chiesto di restare in Romania. La settimana scorsa sono tornati da Israele oltre 2mila cittadini romeni e per riportarli sono stati organizzati 22 voli, operati sia dalla compagnia aerea di bandiera TAROM, che da compagnie private.
Da giovedì, la TAROM ha temporaneamente sospeso i voli regolari da e per Tel Aviv, ma ha precisato che continuerà ad operare voli speciali, su richiesta dellunità di crisi del Ministero degli Esteri. La società afferma di rimanere in stretto contatto con le autorità statali per gestire la situazione attuale. La TAROM è una delle poche compagnie che non ha cancellato i suoi voli per Tel Aviv dopo gli attacchi terroristici dellorganizzazione islamista Hamas contro Israele. Inoltre, ha deciso di raddoppiare i voli sulla rotta Tel Aviv-Bucarest tra il 7 e il 10 ottobre, quando i massacri erano in pieno svolgimento.