Politici e accuse di corruzione
Nuovi scandali di corruzione scuotono la classe politica a Bucarest, a meno di due mesi dalle elezioni.
Bogdan Matei, 17.10.2024, 11:33
Le rivelazioni della stampa e le indagini dei procuratori “spazzolano” le liste dei candidati che i partiti politici romeni intendono presentare alle elezioni politiche del 1° dicembre. La scorsa settimana, la socialdemocratica Laura Vicol si è dimessa dalla carica di presidente della Commissione Giuridica della Camera dei Deputati, a seguito di un’indagine pubblicata dalla piattaforma media Recorder riguardante il business immobiliare Nordis, che ¬non sarebbe stato altro che una gigantesca truffa. La redazione accusa “l’affare di un clan politico-immobiliare, con legami di altissimo livello”, il cui socio principale è Vladimir Ciorbă, il marito di Laura Vicol. Successivamente, la Vicol si è dimessa anche dal PSD, non dimenticando di invocare il “linciaggio mediatico” al quale sarebbe stata sottoposta.
Poi è stata la volta del PNL, partner dei socialdemocratici al governo. La plenaria della Camera dei Deputati ha approvato la richiesta della Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA) di autorizzare la perquisizione informatica e domiciliare nel caso dell’ex ministro liberale della Salute, Nelu Tătaru, accusato di tangenti. Lui sostiene di essere innocente, di non aver mai preso soldi dai pazienti e di volere che sia fatta giustizia. La Procura risponde con quelli che chiama 57 atti materiali, che dimostrerebbero la raccolta di tangenti in forma continuativa.
La stampa è divertita dal fatto che un medico rispettato dal pubblico ed ex ministro-star abbia ricevuto dai pazienti non solo somme di denaro equivalenti a diverse decine di euro, ma anche galline vive. Il medico Tătaru ha gestito il dicastero della Salute durante la pandemia di COVID-19.
D’altronde, parlamentari dell’AUR (opposizione nazionalista) e non affiliati hanno chiesto nella plenaria della Camera dei Deputati l’estensione delle indagini della DNA al periodo in cui Tătaru, come ministro, gestiva i contratti di acquisto durante la pandemia. Politicamente, il PNL ha deciso di togliere al medico tutti gli incarichi e di escluderlo dalle liste per le elezioni.
Sempre la scorsa settimana, nei confronti del senatore Eugen Pîrvulescu è stata avviata un’inchiesta penale ed è indagato sotto controllo giudiziario, per acquisto di influenza, un caso in cui sarebbe coinvolto anche l’ex direttore generale dell’Ufficio Statale per le Invenzioni e i Marchi (OSIM), Marian-Cătălin Burcescu. A differenza di Tătaru, Pîrvulescu non è una patata bollente per i liberali. Eletto quattro anni fa nella lista del PNL e rimasto quasi anonimo nello spazio pubblico fino allo scoppio dello scandalo di corruzione, Pîrvulescu aveva già lasciato il partito e si era unito alla squadra elettorale di Mircea Geoană, aspirante alla presidenza, presentato al pubblico come candidato indipendente, dopo essere stato uno dei leader socialdemocratici più longevi.