Politiche: i partiti redigono le liste dei candidati
In quest’anno difficile, la Romania non combatte solo contro il nuovo coronavirus, ma è anche in guerra elettorale. A causa della pandemia che ha messo tutto sotto il segno dell’incertezza, le elezioni amministrative sono state rinviate. Previste inizialmente a giugno, le elezioni si sono svolte tuttavia a fine settembre. E manca poco alle politiche la cui data è stata fissata per il 6 dicembre. Il PNL, al governo, che ha vinto le amministrative, e il PSD, che continua ad essere il numero uno nel Parlamento, sono alla caccia di candidati credibili da “esibire” alle politiche.
Ştefan Stoica, 19.10.2020, 12:24
In quest’anno difficile, la Romania non combatte solo contro il nuovo coronavirus, ma è anche in guerra elettorale. A causa della pandemia che ha messo tutto sotto il segno dell’incertezza, le elezioni amministrative sono state rinviate. Previste inizialmente a giugno, le elezioni si sono svolte tuttavia a fine settembre. E manca poco alle politiche la cui data è stata fissata per il 6 dicembre. Il PNL, al governo, che ha vinto le amministrative, e il PSD, che continua ad essere il numero uno nel Parlamento, sono alla caccia di candidati credibili da “esibire” alle politiche.
Soprattutto i socialdemocratici, accusati costantemente di favorire l’accesso di persone asservite al partito a incarichi importanti, hanno fatto un doppio colpo d’immagine, proponendo due medici di spicco, Alexandru Rafila, rappresentante della Romania all’Organizzazione Mondiale della Sanità, e Adrian Streinu-Cercel, direttore dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Matei Balş. Il primo è onnipresente in televisione, invitato a svelare al pubblico ignaro tutto ciò che si sa e si può spiegare sul nuovo coronavirus. Il secondo, è stato anche lui molto presente sui mass-media fino a quando è apparsa, a sua firma, una bozza di programma quasi utopico di riforma del sistema sanitario e di lotta contro la pandemia. Tuttavia, rimane uno specialista riconosciuto e rispettato.
La nuova squadra del PSD è formata da persone integre, professioniste e riconosciute nei loro settori di attività, assicura il presidente del partito, Marcel Ciolacu, fautore della cooptazione dei due medici. Secondo lui, la Romania sta attraversando la più grave crisi sanitaria ed economica della storia e solo un governo competente e responsabile avrebbe lavorato accanto a specialisti per far uscire la Romania dall’impasse. Per sfortuna, non è successo così e il Paese si sta avvicinando al disastro, ha accusato Ciolacu. Stando al leader socialdemocratico, il PSD deve portare nel Parlamento una squadra forte con la quale poter implementare le idee del programma di governo, porre fine alla crisi sanitaria per avere poi crescita economica e un aumento del tenore di vita della popolazione.
E’ arrivata subito anche la risposta dei liberali. Il premier e leader del PNL, Ludovic Orban anticipa che Alexandru Rafila e Adrian Streinu-Cercel saranno disprezzati per aver scelto di candidarsi alle politiche da parte del PSD e che le opinioni che esprimeranno in merito alla pandemia non avranno più alcuna credibilità. Stando a Orban, è incomprensibile che abbiano scelto il PSD, un partito di cui ha affermato che ha distrutto sistematicamente, per mesi, gli sforzi delle autorità e degli specialisti di contenere il numero di contagi e che ha definito il principale nemico del Paese.
D’altra parte, tra i professionisti, il PNL ha cooptato l’attuale ministro della Difesa Nicolae Ciucă, ex capo dello Stato Maggiore. Per quanto riguarda la terza forza politica in Romania, USR-PLUS, di centro, hanno destato sorpresa le liti interne per i posti eleggibili che, stando ai contestatari, sarebbero spettati ai membri che sono stati in prima linea nella lotta contro i partiti tradizionali. Anche i conservatori del PMP stanno cercando di puntare sulla credibilità e sulla professionalità: al primo posto sulla loro lista per il Senato c’è Cristian Diaconescu, ex ministro degli Esteri e della Giustizia.