Politica: verso referendum su revisione Costituzione
Il premier Victor Ponta, il leader dei socialdemocratici, ha presentato insieme al capo liberale Crin Antonescu le priorità della maggioranza dell’Unione social-liberale (USL) per il 2014.
Ştefan Stoica, 14.01.2014, 12:41
Il premier Victor Ponta, il leader dei socialdemocratici, ha presentato insieme al capo liberale Crin Antonescu le priorità della maggioranza dell’Unione social-liberale (USL) per il 2014.
Si tratta di un piano ambizioso, che riguarda la revisione della Costituzione entro fine maggio, la riforma istituzionale e l’adozione di leggi rimaste in sospeso, come quelle sulle miniere, sul partenariato pubblico-privato e sull’acquisto di terreni.
La più controversa tra le azioni previste dall’USL è lo svolgimento del referendum sulla revisione della Costituzione in contemporanea con le elezioni europee che si terranno a fine maggio.
Il referendum dovrebbe svolgersi per due giorni, per massimizzare le chances di convalida, dal momento che è necessaria un’affluenza minima del 50% degli aventi diritto. Lo svolgimento in contemporanea non genererà confusione di temi, sostiene Crin Antonescu.
“Il nostro principale interessamento riguarda il cittadino e l’elettore romeno. Non credo che diminuiamo il tema delle elezioni europee, anzi lo rafforziamo, portando un nuovo argomento di interesse. I due temi non si occultano tra di essi, non portano il cittadino alla confusione, anzi, aumenta l’interesse per andare alle urne”, ha dichiarato Antonescu.
L’opposizione democratico-liberale e i rappresentanti della minoranze ungherese affermano il contrario.
“Se faremo campagna elettorale sia per le europee che per emendare la Costituzione, allora tutti i temi importanti per i cittadini romeni e per la Romania, connessi al futuro dell’UE, saranno messi fra le parentesi”, ha detto il leader dell’Unione democratica magiari di Romania, Kelemen Hunor.
I sostenitori e gli oppositori dell’idea dello svolgimento del referendum e delle europee in contemporanea passerebbero difficilmente un test di coerenza politica.
Nel 2009, quando il referendum convocato dal capo dello stato sul Parlameno unicamerale si era sovrapposto al primo turno delle presidenziali, i protagonisti dell’attuale disputa si trovavano su posizione totalmente opposte.
Intanto, in riferimento al Parlamento, l’USL contempla anche il ripristino del voto sulle liste per la Camera e la riduzione del numero di deputati a 300. I democratico-liberali bocciano anche la revisione della legislazione elettorale.
Il primo-vicepresidente Catalin Predoiu ritiene che la formula che sarebbe raggiunta fosse a vantaggio dei socialdemocratici.
“Il 70% dei seggi parlamentari che otterrebbe l’USL andrà ai socialdemocratici. In questo giorno, Crin Antonescu ha sacrificato il proprio partito per amore della candidatura alle presidenziali”, ha detto Catalin Predoiu.
Inoltre, i leader dell’USL hanno deciso che le presidenziali si terranno ai primi di novembre, 45 giorni prima della scadenza del mandato del capo dello stato in carica.