Politica: Romania, negoziati per una nuova maggioranza nel dopo-elezioni
I risultati delle elezioni politiche svoltesi il 6 dicembre in Romania indicano che nessun partito potrà formare da solo il Governo. Al Parlamento andranno PSD, PNL, USR-PLUS, UDMR e AUR, e sono già in corso i negoziati per la nuova maggioranza che appoggierà il futuro Governo.
Leyla Cheamil, 08.12.2020, 11:31
I risultati delle elezioni politiche svoltesi il 6 dicembre in Romania indicano che nessun partito potrà formare da solo il Governo. Al Parlamento andranno PSD, PNL, USR-PLUS, UDMR e AUR, e sono già in corso i negoziati per la nuova maggioranza che appoggierà il futuro Governo.
Il leader liberale Ludovic Orban, che si è dimesso ieri sera dall’incarico di primo ministro, spiega che il suo obiettivo è quello di formare un governo accanto ai partener dallo stesso orientamento politico. Sono convinto che, dai negoziati che seguiranno nei giorni prossimi, risulterà veramente un governo capace di portare avanti la Romania e, soprattutto, di preparare la ripresa economica del Paese, una volta superata la pandemia, ha dichiarato Ludovic Orban.
Da parte sua, il primo-vicepresidente socialdemocratico, Sorin Grindeanu, considera che il suo partito, ora all’opposizione, ha il diritto legittimo di fare la prima nomina alla premiership e formare una maggioranza parlamentare. Il voto espresso alle elezioni svoltesi domenica ha sanzionato la leadership del Paese per il modo in cui ha gestito l’attuale crisi, ritiene Sorin Grindeanu. Un voto che disapprova il modo in cui hanno sfidato un’intero Paese, e il modo disastroso in cui hanno gestito la pandemia e l’economia. Il voto dei romeni ha conferito al PSD la maggiore legittimità di avere il primo ministro e tentare di formare una maggioranzaˮ, ha detto Sorin Grindeanu, aggiungendo che sono quasi azzerate le chance per un’intesa con l’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), la sorpresa delle elezioni.
L’Alleanza USR-PLUS si è detta pronta ad assumere il governo accanto ai liberali (PNL) e all’Unione Democratica Magiari di Romania (UDMR). Il copresidente dell’Alleanza, Dacian Cioloş, ha spiegato che ci vuole un piano di riforme in grado di offrire prevedibilità ai romeni e alla Romania il prima possibile. L’altro copresidente dell’USR-PLUS, Dan Barna, ha detto che qualsiasi negoziato sulla futura coalizione governativa si baserà sul documento intitolato La Rivoluzione della buona governance. Va creata una maggioranza decente tra USR-PLUS, PNL e UDMR, che possa portare a compimento questi impegni riguardanti le pensioni speciali e l’eliminazione delle immunità, ha dichiarato Dan Barna.
Per la prima volta in Parlamento, la neofondata Alleanza per l’Unione dei Romeni ha annunciato, per la voce del copresidente George Simion, che resterà all’opposizione. L’Alleanza per l’Unione dei Romeni non fa transazioni con i voti dei suoi sostenitori. Non possiamo fare una coalizione nè con la cosiddetta sinistra, nè con la cosiddetta destraˮ, ha detto George Simion, aggiungendo che i parlamentari dell’AUR si propongono, in primo luogo, di cambiare le leggi elettorali e definendo come « disastroso » il modo in cui è stato organizzato il voto all’estero.
Spiegando che la sua formazione tenterà di assicurare un equilibro nel Parlamento, il leader dell’UDMR, Kelemen Hunor, ritiene che il nuovo Guverno debba essere formato quanto prima, affinchè la Finanziaria per il 2021 sia adottata entro fine anno.