Politica: previsioni della Finanziaria 2013
Per l’anno appena iniziato, il Governo di Bucarest presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta propone disciplina del budget, sostegno all’ambiente privato ed equità sociale. Per il 2013, il governo anticipa entrate alle casse dello stato pari ai 46 miliardi di euro e spese di 49 miliardi, il che rappresenta un deficit di bilancio di tre miliardi. Il premier Victor Ponta ha presentato, in una conferenza stampa, le previsioni della Finanziaria per il 2013.
Daniela Budu, 11.01.2013, 13:26
Per l’anno appena iniziato, il Governo di Bucarest presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta propone disciplina del budget, sostegno all’ambiente privato ed equità sociale. Per il 2013, il governo anticipa entrate alle casse dello stato pari ai 46 miliardi di euro e spese di 49 miliardi, il che rappresenta un deficit di bilancio di tre miliardi. Il premier Victor Ponta ha presentato, in una conferenza stampa, le previsioni della Finanziaria per il 2013.
“10,2 miliardi di euro rappresentano i salari da pagare nel settore pubblico, cioè medici, insegnanti, poliziotti, vigili del fuoco, funzionari pubblici, Parlamento, amministrazione locale, giudici, quindi tutto quanto significa personale retribuito dal pubblico denaro. Le pensioni ammontano agli 11,1 miliardi di euro, nelle condizioni in cui abbiamo 4,5 milioni di dipendenti e oltre 6 milioni di pensionati. Agli investimenti andranno 7,8 miliardi di euro, e altri 7,6 miliardi alle spese per beni e servizi, cioè il funzionamento delle istituzioni dello stato. 4,4 miliardi sono destinati alle spese per l’assistenza sociale, 2, 5 miliardi ai tassi di interesse, 1,1 miliardi alle sovvenzioni. Inoltre, il contributo della Romania al bilancio dell’Ue tocca 1,4 miliardi, mentre altri trasferimenti e spesi ammontano a 2,9 miliardi di euro”, ha spiegato il premier.
Per il 2013, il governo romeno si è prefisso un target prudente di crescita economica, pari all’1,8% del Pil. La bozza della Finanziaria si basa su un Pil di 140 miliardi di euro e un tasso di cambio pari a 4,5 lei per un euro. Le previsioni di bilancio non consentono crescite salariali e pensionistiche, però prevedono i fondi necessati al ripristino degli stipendi al livello anteriore ai tagli del 25%, imposti dalla crisi economica nel 2010, e l’aumento delle pensioni del 4%.
Per rientrare nel target di deficit concordato col Fondo monetario internazionale, il governo si è prefisso di riorganizzare la raccolta delle tasse, combattere l’evasione fiscale e tagliare le spese.
“Il Governo ha deciso che nel 2013 il budget del Parlamento resterà al livello del 2012, anche se il numero dei parlamentari è aumentato. Praticamente, i fondi stanziati ad ogni parlamentare saranno diminuiti, ed è un esempio di responsabilità, nel senso che, quando fai dei tagli, allora cominci da dove si deve cominciare”, ha aggiunto il premier.
Sulla prossima missione di valutazione del Fondo monetario internazionale a Bucarest, Victor Ponta ha spiegato che saranno constatati sia degli aspetti positivi, che dei ritardi.
“Abbiamo anche dei successi attinenti all’aggiustamento fiscale e di bilancio, ma abbiamo anche dei ritardi, soprattutto nelle compagnie. Se in questo momento abbiamo dei manager privati solo alla compagnia di bandiera TAROM o alla Divisione Infrastruttura delle Ferrovie dello Stato, allora dobbiamo avere e accelerare la procedura anche nelle altre compagnie statali”, ha detto ancora il premier, aggiugendo che non se ne può parlare di un nuovo accordo col Fmi finchè non sarà portato a termine quello attuale.