Politica: preparativi per le elezioni
Mentre nel Parlamento di Bucarest è sottoposta all’esame la proposta di rinvio delle politiche al marzo dell’anno prossimo, tutti i partiti si preparano per l’eventualità dello svolgimento dello scrutinio alla data stabilita, il 6 dicembre. Tra gli argomenti esposti dal premier liberale Ludovic Orban c’è anche il fatto che anche in altri stati europei affetti dalla pandemia sono state organizzate elezioni. Il PMP e l’USR sostengono il punto di vista del Governo. Vorrebbero, invece, un rinvio delle politiche i socialdemocratici all’opposizione, e i rappresentanti dei partiti PRO Romania e ALDE. Però, poiché al momento il parere del Governo sembra prevalere, tutti i partiti devono ultimare le liste dei candidati che devono essere inoltrate entro il 29 ottobre.
Roxana Vasile, 21.10.2020, 11:48
I liberali hanno già trasmesso all’Ufficio Elettorale Centrale oltre 700.000 firme di sostegno. Il premier Orban apre la lista dei candidati alla Camera dei Deputati, mentre al Senato al primo posto c’è il ministro delle Finanze, Florin Cîţu. D’altronde, la maggior parte dei ministri si candida per un posto nel Parlamento. Il 6 dicembre, i romeni devono presentarsi con fiducia alle urne e votare per il Partito Nazionale Liberale, che è l’unica forza politica in grado di sconfiggere il PSD e di governare la Romania. Il nostro slogan nella campagna elettorale è semplice: “Sviluppiamo la Romania”. Questo è il nostro obiettivo, garantire uno sviluppo accelerato della Romania, utilizzando le risorse d’intelligenza e operosità dei romeni”, ha affermato Ludovic Orban.
I socialdemocratici, che criticano con veemenza il modo di gestire il Paese in tempi di pandemia del PNL, promettono più specialisti. Sulle liste del PSD si ritroveranno, ad esempio, il professor Alexandru Rafila, rappresentante della Romania all’OMS, e il professor Adrian Streinu-Cercel, manager dell’Istituto “Matei Balş” di Bucarest, impegnati nella lotta contro il nuovo coronavirus. Il primo-vicepresidente del PSD, Sorin Grindeanu ha dichiarato: Noi abbiamo continuato, come promesso, a portare specialisti sulle nostre liste, persone integre, competenti, conosciute al pubblico per le loro realizzazioni professionali, persone che sanno di cosa parlano e che hanno le soluzioni necessarie agli attuali problemi della società, persone che hanno dimostrato la propria esperienza nei loro settori di attività, a prescindere dalla qualità di membri del partito.”
Da parte delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese, l’Ufficio Elettorale Centrale ha notato che restano definitive 52 candidature. Per la diaspora, dove le politiche si dovrebbero svolgere in due giorni — il 5 e il 6 dicembre — sono definitive le candidature da parte di 8 partiti politici e di due indipendenti. I romeni con domicilio o residenza all’estero si possono registrare anche per il voto per corrispondenza, preferibile in questo periodo di pandemia, entro la data del 22 ottobre. Fino a mercoledì mattina erano state inoltrate circa 32.000 domande.