Politica: premier denuncia patto coabitazione
A dicembre 2012, dopo le elezioni politiche, il presidente romeno Traian Basescu e il premier Victor Ponta, nonostante le loro vertenze, firmavano un patto di coabitazione, nel tentativo di costruire una relazione istituzionale corretta, nel beneficio del Paese. Mercoledi’, l’accordo di collaborazione istituzionale è stato denunciato dal premier. Il patto di coabitazione ha, tuttavia, un ruolo essenziale per la Romania, e il premier si è affrettato nel denunciarlo, ritiene il presidente Traian Basescu, il quale ha chiesto al premier di riconsiderare la sua decisione.
România Internațional, 08.08.2014, 15:36
A dicembre 2012, dopo le elezioni politiche, il presidente romeno Traian Basescu e il premier Victor Ponta, nonostante le loro vertenze, firmavano un patto di coabitazione, nel tentativo di costruire una relazione istituzionale corretta, nel beneficio del Paese. Mercoledi’, l’accordo di collaborazione istituzionale è stato denunciato dal premier. Il patto di coabitazione ha, tuttavia, un ruolo essenziale per la Romania, e il premier si è affrettato nel denunciarlo, ritiene il presidente Traian Basescu, il quale ha chiesto al premier di riconsiderare la sua decisione.
“Questo accordo aiuta e risparmia molte spiegazioni a lui e al suo governo, e dà ai nostri partner il sentimento di stabilità nell’iter europeo della Romania, nel consolidamento della relazione transatlantica e nel rispetto dello stato di diritto”, ha affermato il presidente.
In una lettera aperta, Victor Ponta ha spiegato perchè ritiene caduco il patto di coabitazione concluso con Traian Basescu. Ponta ha rimproverato al presidente le affermazioni in un’intervista, stando alle quali Basescu lo avrebbe ingannato affinchè firmasse il rispettivo documento. Ciò dimostra malafede ed è un motivo sufficiente per denunciare il patto, ritiene il premier. Il presidente afferma però di non aver mai fatto una simile affermazione, ma ammette l’ambiguità di una risposta data al giornalista che gli ha fatto una domanda in merito.
Ricordiamo che il patto di coabitazione concluso dopo le politiche del 2012, stravinte dalla maggioranza che nell’estate dello stesso anno aveva tentato senza successo di ottenere la destituzione del presidente, è stato necessario in quanto i partner occidentali della Romania mandavano segnali chiari di non avere fiducia nella nuova maggioranza di Bucarest, che, qualche mese prima, sembrava forzare le procedure e i limiti costituzionali per raggiungere il suo obiettivo, la destituzione di Basescu. Le accuse e le offese hanno segnato costantemente la relazione tra il presidente e il premier. Ma il patto ha funzionato e la Romania non ha conosciuto, come, forse, hanno temuto alcuni dei suoi partner occidentali, derive dalla democrazia.
D’altra parte, il binomio esecutivo presidente-premier non è mai stato più conflittuale. Tutto è degenerato quest’anno, in cui si sono tenute le europee e si terranno anche elezioni presidenziali in Romania. Dopo due mandati e dieci anni come presidente della Romania, Traian Basescu non ha più il diritto di candidarsi. Ha però il diritto di dichiarare, come l’ha fatto ripetutamente, di essere pronto a sostenere qualsiasi dei candidati della destra contro il premier Victor Ponta, il grande favorito per la carica suprema nello stato. Le vertenze tra il presidente e il premier, cui si aggiunge il fervore destato, ogni volta, dalle elezioni presidenziali, continueranno a rendere teso un clima politico che si trova in un processo accelerato di deterioramento.