Politica: mozione contro il ministro dell’Interno
Una nuova mozione semplice, la quarta, è stata esaminata e votata, martedì, a Bucarest, stavolta contro Marcel Vela, ministro dell’Interno nel governo Ludovic Orban. A inoltrarla è stato il principale partito all’opposizione, il PSD. I socialdemocratici accusano che, tramite le ordinanze militari emesse nei due mesi di stato di emergenza, sono state imposte restrizioni, ulteriormente cancellate, però ogni articolo abrogato rappresenta, secondo loro, un’ammissione ufficiale dell’incompetenza e della mancanza di consistenza nella gestione della crisi provocata dalla pandemia di coronavirus. Marcel Vela è criticato anche per il fatto di aver inoltrato tardi il disegno di legge sulla regolamentazione dello stato di allerta, fatto che, affermano i socialdemocratici, avrebbe portato ad un vuoto legislativo di tre giorni. Il PSD afferma che le strutture coordinate dal ministro dell’Interno abbiano minimizzato il rischio della pandemia, non si siano occupate dell’acquisto di equipaggiamenti protettivi per il personale medico e dell’apparecchiatura necessaria per la diagnosi del nuovo coronavirus e che il Gruppo di comunicazione strategica abbia volutamente falsificato la realtà sulla crisi sanitaria. “I diritti fondamentali dei cittadini romeni sono stati troppo fortemente colpiti dalle norme fatte male, dalle multe illegali e dagli eccessi autoritari del ministro Vela”, si legge ancora nel testo della mozione.
Corina Cristea, 27.05.2020, 12:29
Una nuova mozione semplice, la quarta, è stata esaminata e votata, martedì, a Bucarest, stavolta contro Marcel Vela, ministro dell’Interno nel governo Ludovic Orban. A inoltrarla è stato il principale partito all’opposizione, il PSD. I socialdemocratici accusano che, tramite le ordinanze militari emesse nei due mesi di stato di emergenza, sono state imposte restrizioni, ulteriormente cancellate, però ogni articolo abrogato rappresenta, secondo loro, un’ammissione ufficiale dell’incompetenza e della mancanza di consistenza nella gestione della crisi provocata dalla pandemia di coronavirus. Marcel Vela è criticato anche per il fatto di aver inoltrato tardi il disegno di legge sulla regolamentazione dello stato di allerta, fatto che, affermano i socialdemocratici, avrebbe portato ad un vuoto legislativo di tre giorni. Il PSD afferma che le strutture coordinate dal ministro dell’Interno abbiano minimizzato il rischio della pandemia, non si siano occupate dell’acquisto di equipaggiamenti protettivi per il personale medico e dell’apparecchiatura necessaria per la diagnosi del nuovo coronavirus e che il Gruppo di comunicazione strategica abbia volutamente falsificato la realtà sulla crisi sanitaria. “I diritti fondamentali dei cittadini romeni sono stati troppo fortemente colpiti dalle norme fatte male, dalle multe illegali e dagli eccessi autoritari del ministro Vela”, si legge ancora nel testo della mozione.
Tutte le misure applicate durante la pandemia di coronavirus, sebbene restrittive, sono state corrette e hanno avuto l’obiettivo di proteggere la salute della popolazione, ha risposto il ministro dell’Interno ed ha ricordato che questa guerra al COVID-19 ha portato l’umanità, compresa l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in una situazione per la quale non era preparata. Le decisioni si dovevano prendere in una frazione di secondo, perché da esse dipendeva la salute dei cittadini, ha spiegato il ministro, stando al quale, tutto ciò è avvenuto in seguito ad analisi tecniche e scientifiche, per contenere il diffondersi del nuovo coronavirus tramite l’adozione di misure eccezionali. E i risultati dimostrano la correttezza delle misure, ha affermato Marcel Vela. “Siamo partiti dallo stesso punto come altri Paesi, Spagna, Italia, Francia, Belgio o Gran Bretagna, che oggi registrano bilanci tragici rispetto a quello della Romania”, ha argomentato il ministro. Vela ha aggiunto che ogni iniziativa che determina un numero inferiore di contagi, di decessi e un numero maggiore di persone guarite è un guadagno per tutti. “Il virus non sceglie tra sinistra e destra, tra il PSD e il PNL, non voglio pensare che intendiate utilizzare questo momento difficile per dare il via a una lotta elettorale delle accuse”, ha aggiunto il ministro. La mozione è stata adottata — con 65 voti favorevoli, 25 contrari e 5 astensioni — senza che determini, però, la sostituzione del ministro dell’Interno, perché una mozione semplice non ha questo potere, ma piuttosto un ruolo di avvertimento.