Politica: mozione contro il ministro delle Finanze
La Camera dei Deputati di Bucarest ha esaminato, lunedì, la mozione semplice del PSD contro il ministro liberale delle Finanze, Florin Cîțu, una nuova occasione per i socialdemocratici di esprimere la scontentezza per le misure dell’attuale governo volte a rilanciare l’economia. L’opposizione sostiene che, dopo due mesi di stato di emergenza, dopo rinvii e rettifiche di atti normativi, il ministro delle Finanze non abbia preso misure di sostegno efficaci per l’economia. I socialdemocratici affermano di aver inoltrato la mozione perché il governo non ha preso in modo corretto nessuna misura sicura per proteggere gli imprenditori e mantenere il tenore di vita, mentre altri stati hanno stanziato fino al 15% del PIL al rilancio dell’economia.
Daniela Budu, 12.05.2020, 12:25
La Camera dei Deputati di Bucarest ha esaminato, lunedì, la mozione semplice del PSD contro il ministro liberale delle Finanze, Florin Cîțu, una nuova occasione per i socialdemocratici di esprimere la scontentezza per le misure dell’attuale governo volte a rilanciare l’economia. L’opposizione sostiene che, dopo due mesi di stato di emergenza, dopo rinvii e rettifiche di atti normativi, il ministro delle Finanze non abbia preso misure di sostegno efficaci per l’economia. I socialdemocratici affermano di aver inoltrato la mozione perché il governo non ha preso in modo corretto nessuna misura sicura per proteggere gli imprenditori e mantenere il tenore di vita, mentre altri stati hanno stanziato fino al 15% del PIL al rilancio dell’economia.
Il deputato socialdemocratico Andrei Pop è del parere che, sebbene abbia iniziato il suo mandato con un’economia in crescita, un debito di bilancio basso e un livello ridotto del debito pubblico rapportato al PIL, Florin Cîţu abbia spinto la Romania al fallimento. “Mentre il FMI, la BM o la Commissione Europea ci dicono che la situazione peggiorerà in Romania, il ministro delle Finanze sembra vivere in un infinito delirio e ci annuncia che seguiranno cose fantastiche per i romeni. Le uniche cose fantastiche che ci aspettano sono: la recessione, la disoccupazione, l’inflazione, il fallimento e la povertà”, afferma Andrei Pop.
Dal canto suo, il leader dei deputati socialdemocratici, Alfred Simonis, ha criticato il ministro del Finanze per i prestiti presi recentemente e per il loro impatto sui cittadini fino alla fine dell’anno. Florin Cîţu ha smentito, però, tutte le accuse ed ha risposto con critiche legate allo stato in cui ha trovato l’economia dopo il governo socialdemocratico. Ha inoltre spiegato che i prestiti fatti dall’esecutivo sono andati a coprire le spese effettuate durante i governi del PSD e sostiene che, grazie alle decisioni dell’attuale esecutivo, la Romania si riprenderà rapidamente dopo la crisi. Florin Cîțu ha elencato a favore del governo liberale il programma IMM Invest, l’informatizzazione dell’Agenzia delle Entrate (ANAF) oppure l’aumento degli incassi al budget ed ha accusato i socialdemocratici di approfittare di questa crisi per bloccare l’attività del governo. “Sono qui perché i romeni devono sapere che, mentre io e il PNL stiamo gestendo con successo questa crisi, i firmatari della mozione cercano di fermarci. Per due mesi, in cui abbiamo implementato misure per il rilancio dell’economia, hanno modificato nel Parlamento tutte queste misure in modo criminale e populista”, ha dichiarato Florin Cîţu.
Il deputato liberale Lucian Heiuş ha affermato che il testo della mozione rappresenta un “libro nero dei governi socialdemocratici”, mentre il deputato USR Claudiu Năsui ha dichiarato che è andata persa l’opportunità di avviare riforme profonde in Romania in questo periodo. La mozione contro il ministro delle Finanze sarà sottoposta al voto mercoledì.